Neonato morto a Bari, il racconto: “Faceva freddo e non funzionava nulla, l’ho visto nella culla e ho pianto”

La testimonianza di un portiere tra i primi a entrare nella stanza che ospita la culla termica della parrocchia San Giovanni Battista di Bari, dove la mattina de 2 gennaio è stato trovato un bambino ormai morto: "Non funzionava niente, era tutto spento, faceva freddo. Ho visto che il bambino era cianotico". (Fanpage.it)

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Io non mi sono permesso di commentare nulla, se non di fare una semplice affermazione. «Il Signore ci dia la forza per superare le cose eclatanti e affascinanti, che dobbiamo vivere con serenità, senza ulteriori commenti. (Corriere della Sera)

C'è scritto infatti che "quando il neonato vi viene posto, si attiva un allarme collegato con l’ospedale Policlinico di Bari. Sarà poi cura del reparto di Neonatologia del Policlinico». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il chiarimento arriva a seguito di un'informazione sbagliata che si legge sul sito della parrocchia San Giovanni Battista di Bari che ospita la culla termica in cui il 2 gennaio è stato trovato morto un neonato di circa un mese. (quotidianodipuglia.it)

Neonato morto a Bari, verifiche anche sui tabulati telefonici. Nelle prossime ore sarà sentito il parroco

In queste ore, quindi, è don Marco a sovrintendere a tutti gli interventi delle forze dell’ordine che, ancora stamattina, sono al lavoro sul prefabbricato che ospita la culla termica in cui ieri mattina è stato trovato il corpo senza vita di un neonato. (Telebari)

L'uomo che ha trovato il bambino morto nella culla termica a Bari: "È stato un caso" (La Stampa)

Accertamenti che richiederanno qualche giorno e che saranno incrociati che i racconti di quanti hanno avuto un ruolo, a qualunque titolo, nella vicenda: a partire dal parroco don Antonio Ruccia, al cui telefono era collegato l’allarme della culletta e che - ha spiegato fin dai primi minuti dopo il ritrovamento del corpicino senza vita - quella mattina non sarebbe scattato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)