Paris Hilton parla degli abusi: “Spogliata nuda e gettata in isolamento”

Paris Hilton oggi è una mamma di 43 anni che ha trovato il suo equilibrio e la sua felicità. Ma dietro la sua vita patinata e certamente privilegiata rispetto a quella della gran parte delle persone - erede di Conrad, fondatore della celebre catena di hotel di lusso - si celano ricordi ed esperienze che l'hanno segnata profondamente. Paris è stata un'adolescente ribelle e per tale ragione i genitori hanno deciso di portarla in un centro di recupero per giovani. (DiLei)

Ne parlano anche altre fonti

Paris Hilton ha rivelato di aver subito abusi sessuali. L’ereditiera 43enne, pronipote di Brad Hilto (il fondatore degli Hilton Hotels), lo ha dichiarato ufficialmente al Congresso a Washington davanti alla Commissione per le questioni economiche e sociali. (Trash Italiano)

L'ereditiera racconta di essere stata "spogliata nuda e gettata in isolamento" “Quando avevo 16 anni- ha raccontato- sono stata strappata dal mio letto nel cuore della notte e trasportata in una struttura. (Dire)

Paris Hilton ha testimoniato a Capitol Hill e ha raccontato degli abusi e dei maltrattamenti che ha subito quando aveva 16 anni."Sono stata abusata sessualmente, trattenuta con violenza e costretta ad assumere farmaci per anni". (Fanpage.it)

Paris Hilton e la testimonianza choc al Congresso: abusi e violenze quando andava al collegio

La 43enne racconta di essere stata accompagnata in quella struttura per il suo basso rendimento scolastico e che, successivamente, il collegio si sarebbe rivelato una vera e propria tortura. I fatti sono avvenuti quando l'ereditiera, a 16 anni, era stata mandata dai suoi genitori in un centro di recupero per minori. (Corriere TV)

Hilton, 43 anni, pronipote del fondatore degli Hilton Hotels, Brad Hilton, ha parlato pubblicamente degli a… (la Repubblica)

NEW YORK — «Sono stata costretta a prendere medicinali e abusata sessualmente dallo staff, immobilizzata con la violenza e trascinata per i corridoi, spogliata e portata in isolamento». (Corriere della Sera)