Il surf e il volo sul mare, Medina e la foto cult a Parigi 2024

(Adnkronos) – Il surf regala una delle foto delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il brasiliano Gabriel Medina vola letteralmente sull’acqua dopo aver cavalcato un’onda nella quinta batteria del terzo round della gara a cinque cerchi. Il verdeoro compie un prodigio agonistico, premiato con punteggio record di 9.90. “E’ super pericoloso, ma adoriamo andare lì fuori”, dice Medina esprimendo il giudizio degli atleti. (OglioPoNews)

La notizia riportata su altre testate

Da Tahiti arriva la foto che racconta l’altra Olimpiade, quella che si sta disputando a 16mila km da Parigi, nella Polinesia Francese. L’ha scattata il fotografo di France Press Jerome Brouillet al surfista brasiliano Gabriel Medina che sembra lievitare in aria tra le onde. (La Stampa)

Il surf regala una delle foto delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il verdeoro compie un prodigio agonistico, premiato con punteggio record di 9.90. (Adnkronos)

L'immagine è stata scattata a Tahiti, dove si svolgono le competizioni di surf - a 16.000 km da Parigi. E senza la Torre Eiffel nelle vicinanze. Nello scatto si vede il surfista brasiliano Gabriel Medina sospeso (e in posa) a mezz'aria, dopo aver cavalcato un’onda. (Corriere TV)

L'uomo volante della foto dell'anno: chi è Gabriel Medina, il dio del surf

Il brasiliano Gabriel Medina prende un'onda da 9.90, il punteggio più alto di sempre alle Olimpiadi nel surf. E la sua foto in volo sulle acque di Tahiti con il dito alzato in segno di vittoria ha già fatto il giro del mondo (Sky Sport)

Sede delle gare di surf per i Giochi Olimpici 2024, Teahupo’o è un villaggio tropicale della Polinesia Francese, reso famoso dalla sua iconica e magnifica onda Fonte: iStock Vista dall'alto di Teahupo'o (SiViaggia)

Lo scatto dell’anno, sì, ma non solo. Con il punteggio massimo sarebbe stato un frame ancora più storico e Medina ci ha provato in tutti i modi: surfando divinamente un’onda incredibile, ma anche chiedendo ai giudici di assegnare lo score più alto possibile aprendo le mani dopo essere uscito dal tubo, indicando appunto il “10”. (La Gazzetta dello Sport)