Sinner: “Mi sono sentito fragile. Non è giusto, ma poteva andare peggio”
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Jannik Sinner, rientrato da poco dopo la sospensione concordata con la Wada per il caso Clostebol, ha confessato a Sky il momento difficile: "Quando è arrivata la squalifica a Doha, mi sono sentito fragile. Ma le persone che mi sono vicine mi hanno sollevato, mi hanno aiutato a capire. Però é stata molto dura". Il tennista numero uno al mondo ha spiegato: "Sono successe cose che non mi aspettavo. Ci ho messo un po' a ritrovarmi, sono successo altre cose difficili fuori dalla sospensione. (Quotidiano Sportivo)
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Poteva andare anche peggio, con ancora più ingiustizia». Così Jannik Sinner in una intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport a proposito della squalifica per il caso Clostebol. «I colleghi che hanno parlato male di me? Sono consapevole di essere innocente - ha aggiunto - È stata dura, mi sono sentito fragile. (Corriere della Sera)
Jannik Sinner torna a parlare dopo l’accordo con la Wada e lo fa rilasciando un’intervista a Sky Sport: "Alla fine si deve scegliere il male minore e credo che sia quello che ho fatto. "Ho vissuto questo periodo in maniera molto tranquilla. (La Gazzetta dello Sport)

Sono andato sui go kart, abbiamo fatto un’uscita in bicicletta, insomma tante cose nuove. Onestamente ho fatto tante cose diverse, ho speso molto tempo con la mia famiglia, soprattutto con mio papà. (La Gazzetta dello Sport)