La supertestimone che ha inchiodato “lo sceicco” nell’inchiesta su usura e riciclaggio: “Lavorare lì è stato un incubo, ecco cosa succedeva”

BOLOGNA – «La sera lo vedevo battere scontrini quando non c’erano clienti. Qualche volta ho visto fare la stessa cosa ad altri dipendenti e quando gli ho chiesto il perché, mi hanno risposto che era lui che aveva dato l’ordine fino al raggiungimento di una certa cifra». C’è una super testimone nell’inchiesta che ha consentito alla Procura di sequestrare alcuni importanti locali del centro. Una gi… (La Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Si faceva chiamare lo sceicco. A Omar Mohamed piacevano occhiali e abiti eleganti, i tatuaggi e i posti più in, come quelli che aveva aperto in zone strategiche della città. (Corriere della Sera)

Nel bel giro del riciclaggio con metodo mafioso attorno ai ristoranti di Bologna ricostruito dalla Guardia di Finanza, c’era tra i nomi di spicco anche Massimo Nicotera, 50 anni, di Casalnuovo ma residente a Formia dove ieri mattina è stato arrestato in applicazione della misura cautelare del gip del Tribunale di Bologna. (latinaoggi.eu)

Questi gli elementi messi in fila da una videoinchiesta di Lib… (La Repubblica)

Chi è Omar Mohammed, accusato di riciclare i soldi del racket nei suoi locali in centro: Lamborghini, rolex e usura

È preoccupato dalla difficoltà di combattere a tavola una battaglia con le mafie?«Intanto voglio ringraziare Procura, Guardia di Finanza e forze dell’ordine per questo intervento che dà un’evidenza molto chiara di quella realtà che da tempo stiamo denunciando. (corrieredibologna.corriere.it)

Sono indiziati, a vario titolo, assieme ad altre 14 persone, di molteplici reati, alcuni dei quali aggravati dal metodo mafioso, l’imprenditore 38enne di origine calabrese Omar Mohamed, da tempo residente a Bologna, e Massimo Nicotera, 50enne napoletano, ritenuto contiguo a organizzazioni criminali di stampo camorristico, nei cui confronti la Guardia di finanza di Bologna ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere disposta dal gip Domenico Truppa. (PUPIA)

Minacciando e intimidendo, arrivando alla violenza fisica se necessario, è riuscito ad acquistare locali e quote societarie, sino a trasformare tre noti ristoranti del centro storico e … Un giovane imprenditore in Lamborghini che, un pezzetto alla volta e con l’aiuto di una schiera di collaboratori fidati, ampliava la sua sfera di influenza in città. (La Repubblica)