“Rimbambiden. Strafalcioni, svarioni e cantonate dell’uomo più potente del mondo” intervengono con l’autore Peter Gomez e Stefano Citati

Rimbambiden ripercorre gli episodi più salienti e assurdi, spesso volutamente ignorati dai media mainstream, della presidenza di Joe Biden alla Casa Bianca (e della sua assenza, visto che ha trascorso circa il 40% del suo mandato in vacanza). C’è davvero di tutto, compresi i colloqui con i leader defunti degli altri Paesi. E, per concludere la visione pre-elettorale statunitense, 45 giorni di messaggi dell’acerrimo nemico Donald Trump agli elettori, mentre era sotto processo e fino alla sua condanna nel tribunale di Manhattan (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Solo dei sondaggi che certifichino inequivocabilmente che non può vincere potrebbero indurre Joe Biden a rinunciare alla candidatura. WASHINGTON. (La Stampa)

In più occasioni Nietzsche ha ricordato che l’arte più alta che un essere umano può esercitare è quella di saper tramontare. Saper tramontare, scrive, “al momento più giusto”. (la Repubblica)

È vero che, di questi tempi, nelle democrazie c’è penuria di leader. A quarant’anni ha scritto un saggio sulla Art of the Deal, su come si fanno gli affari, spesso a muso duro. (Corriere della Sera)

Jill sorriso d’acciaio e il redivivo Hunter: Biden tra famiglia e “cerchio magico”

Questo diario vuole ripercorrerne gli episodi più salienti e assurdi, spesso volutamente ignorati dai media mainstream. Un mosaico realizzato usando i momenti più controversi, a volte incredibili, che hanno caratterizzato più di qualsiasi altra cosa la sua presenza alla Casa Bianca (e la sua assenza, visto che ha trascorso circa il 40% del suo mandato in vacanza). (Il Fatto Quotidiano)

Mentre gli amici più amici di sempre scaricano Biden, mentre perfino Obama e Pelosi si smarcano dal vecchio Joe - «con lui si perde catastroficamente», avrebbero detto secondo la Cnn - è giunto il momento di chiedersi che cosa abbia innescato la probabile (ingloriosa) fine dell’uomo che attualmente presidia la poltrona più ingombrante del globo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

NEW YORK — «Jill Biden? È la ministra dei rancori in famiglia, ricorda ogni sgarbo, tutti sanno di non doverla far arrabbiare… perché dietro la personalità sorridente è d’acciaio» scrive Katie Rogers nel saggio “American Woman” e Karen Heller, del Philadelphia Inquirer, concorda «Mi ricorda Nancy Reagan», volitiva moglie del presidente Reagan, capace di affidare all’astrologa Joan Quigley scelte … (la Repubblica)