Riarmarsi vuol dire rispettare ancora una volta il volere Usa: la Russia è nemico loro, non nostro

Di Maurizio Contigiani Capita spesso che noi cittadini non capiamo le dinamiche che spingono la politica ad agire in maniera incomprensibile, a volte con soluzioni che appaiono come pura follia. Proprio come oggi, sull’ordine di riarmo non comunitario, bensì individuale di ogni Stato che compone questo sodalizio così singolare da non aver riscontro in qualsiasi altro luogo della Terra. Non esiste alcun organo di informazione che si spinga oltre il naturale biasimo per scelte così apparentemente scellerate, logiche che invece, sicuramente, hanno la loro ragione di esistere. (Il Fatto Quotidiano)
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L’Inter e l’Arabia Saudita si sono scelte per condurre un partenariato funzionale a garantire benefici reciproci alle parti. Un nuovo evento dimostra la sinergia tra il club nerazzurro e la nazione mediorientale. (Inter-News)
Il presidente dell’Ucraina Zelensky inizia a rendersi conto di aver perso una guerra determinata lanciando il sasso, mettendosi il cerotto e imbarcando tali quantità di denaro, generosamente offerte dall’Unione Europea e non solo, da dissestare la già flebile economia della stessa Unione Europea, che probabilmente, guidata com’è da caparbietà e sfrenate grandeurs, può trovare solo nel rinnovato urlo di guerra una ragion d’essere alla propria finzione politica. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Non passi l'invasore Con Trump e Putin che si stanno mettendo d'accordo sull'Ucraina, non è il momento peggiore per riparlare di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione? E se fosse, invece, il momento migliore? Il Whatever it takes tedesco La Germania ha approvato un piano di investimenti da mille miliardi, buona parte in deficit, che sarebbe stato impensabile fino a pochi anni fa. (Corriere della Sera)
ormai non ci sono più dubbi, a Bruxelles sono impazziti. Signor direttore, (Gazzetta di Parma)
E invece sembra che, ogni giorno, ci vogliano sempre più impauriti e sempre più poveri. Mentre siamo appesi alla telefonata Trump-Putin sull’Ucraina, allo stallo dei negoziati sulla tregua a Gaza e alla guerra del Mar Rosso contro gli Houthi yemeniti, i guerrafondai europei esaminavano ieri la proposta della estone Kallas, rappresentante della politica estera, di altri 40 miliardi di aiuti militari e civili a Kiev da aggiungere agli 800 del piano di riarmo della Von der Leyen. (il manifesto)
Se davvero si realizzerà, il riarmo europeo seppellirà il sogno dei padri fondatori della Unione. Al di là delle citazioni di comodo, il “riarmo europeo” risuonerebbe loro come un funesto ossimoro. (Il Fatto Quotidiano)