Bilancio dello Stato: nei primi nove mesi del 2024 da lotterie e giochi entrate per 4,8 mld

Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-settembre 2024 mostrano nel complesso una crescita di 33.519 milioni di euro (+5,6 per cento) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+27.949 milioni di euro, +6,9 per cento) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+5.570 milioni di euro, +2,9 per cento). (PressGiochi | The news style of gaming information)

La notizia riportata su altre testate

Altri 330 milioni sono stati l’incremento dovuto alla rivalutazione dei titoli legati all’inflazione, alle variazioni del tasso di cambio e agli scarti di emissione. Il dato è frutto di un fabbisogno mensile di 25,273 miliardi, compensato parzialmente dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro per 24,9 miliardi. (InvestireOggi.it)

Dopo le inammissibilità degli emendamenti si passa ai ripescaggi e rientrano in pista due temi caldi: uno di maggioranza, cioè la riapertura del semestre di silenzio-assenso per conferire il Tfr, e uno delle opposizioni, ovvero il salario minimo Introduzione (Sky Tg24 )

E' quanto emerge dal rapporto sulle Entrate aggiornato dal settembre 2024 dalla Ragioneria dello Stato e dal dipartimento delle Entrate. Il fisco da solo segna maggiori versamenti per 27,9 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2023, con una crescita del 6,5%, mentre il gettito contributivo frutta 5,5 miliardi in più crescendo del 2,9%. (Tuttosport)

Fisco e contributi crescono di 33,5 miliardi: quali effetti sulla Manovra 2025

E’ quanto emerge dal rapporto sulle Entrate aggiornato dal settembre 2024 dalla Ragioneria dello Stato e dal dipartimento delle Entrate. (business24tv.it)

Questo dato riflette l’impatto delle nuove emissioni obbligazionarie necessarie per finanziare il fabbisogno pubblico, ma potrebbe anche essere influenzato da un contesto economico internazionale complesso, che aumenta i costi di servizio del debito che è arrivato, a settembre scorso, a quota 2.962,3 miliardi, confermando la tendenza di espansione sostenuta osservata negli ultimi anni. (Unimpresa - Unione nazionale di imprese)

Con un balzo del 5,6%, il fisco si conferma protagonista, incassando 27,9 miliardi in più (+6,5%), mentre la previdenza aggiunge al bottino altri 5,5 miliardi (+2,9%). Tra i fattori trainanti, spiccano le ritenute Irpef, sintomo di un mercato del lavoro in salute, e le imposte sui profitti delle aziende. (QuiFinanza)