Morto Roberto Gervaso. L’addio della figlia Veronica, giornalista Tg5: “Eri il più grande”
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La figlia, avuta dalla moglie Vittoria, ha seguito le orme del padre: Veronica Gervaso, classe 1974, è giornalista e conduttrice/inviata dal Tg5 e lavora presso la testata Mediaset dal 1995.
All'età di 82 anni, è morto Roberto Gervaso, giornalista, scrittore e aforista di illustre fama, con un'esperienza anche in televisione nel programma Peste e Corna.
Roberto Gervaso in tv con Peste e Corna. Gervaso era stato tra i primi commentatori della tv commerciale di Silvio Berlusconi (Tv Fanpage)
Ne parlano anche altri media
«Resto dentro di me l’allievo devoto di un Maestro. Maggio 2018, Roberto Gervaso ci racconta il suo profondo legame con Indro Montanelli per l’uscita dei volumi che scrissero insieme per la Storia d’Italia, riproposta in quei giorni dal «Corriere» . (Corriere della Sera)
Mattarella: uomo "di finissima cultura, protagonista, per lunghi anni, del giornalismo e della vita culturale del nostro Paese". Lo scrittore e giornalista Roberto Gervaso, 82 anni, è morto a Milano dopo una lunga malattia. (Il Fatto Quotidiano)
Pierluigi Diaco posta su Twitter un video e scrive: "Qui trovate la partecipazione di un immenso Roberto Gervaso a #ioete lo scorso anno. Quella di Gervaso è stata una figura molto nota - anche per il suo papillon e per gli aforismi - al pubblico televisivo. (AGI - Agenzia Italia)
E’ stato anche un popolare personaggio della tv dove appariva sempre con il suo immancabile papillon ed è noto per i suoi aforismi. Lo scrittore e giornalista Roberto Gervaso, autore di successo di numerosi libri, in particolare biografie di celebri personaggi, e protagonista tra i primi della grande divulgazione storica in Italia, è morto, dopo una malattia, all’età di 82 anni in ospedale a Milano. (L'HuffPost)
Lascia la moglie Vittoria e la figlia Veronica, giornalista del Tg5. E io ho avuto la fortuna di essere tua figlia. (Virgilio Notizie)
Di sicuro non rientrava nelle due categorie su cui ironizzava: «C’è’ chi crede di essere un grande scrittore perché tutti lo leggono; e c’è chi crede di essere un grande scrittore perché nessuno lo legge». (Il Gazzettino)