Elkann in fuga, Orlando ko e la toga rossa: ecco il podio dei peggiori

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Il presidente di Stellantis snobba il Parlamento italiano. Il campo largo affonda in Liguria. E a Bologna un altro giudice si mette in testa di fare politica in tribunale. Ecco i peggiori della settimana (il Giornale)

Su altre testate

Ritorno a Shëngjin, porto sull’altra sponda dell’Adriatico fino a poco tempo fa semisconosciuto e ora alla ribalta come primo (e controverso) hub extraeuropeo per i rimpatri di migranti. A 17 giorni dall’arrivo dei primi richiedenti asilo e a 15 dal loro dietrofront verso l’Italia dopo l’altolà dei giudici, tornato il bel tempo, Roma ci riprova. (Corriere della Sera)

Già, che Repubblica critichi il governo non è certo una novità. Ma in questo caso, al centro della critica, c'è proprio il settore-auto. (Liberoquotidiano.it)

Ali Khamenei promette una reazione dura a qualsiasi attacco, ma l’Idf non si ferma.«I nemici, siano essi il regime sionista o gli Stati Uniti d’America, riceveranno sicuramente una risposta schiacciante a ciò che stanno facendo all’Iran, alla nazione iraniana e al fronte della resistenza». (La Verità)

Il quotidiano in un articolo invoca aiuta statali per l'azienda degli Elkann "senza impegno". Potrebbe non stupire l'idea del quotidiano in favore della famiglia che controlla il quotidiano. (Secolo d'Italia)

I Judas Priest tornano in Italia nel 2025. Il leggendario gruppo heavy metal britannico sarà in concerto in Piazza Ariostea al Ferrara Summer Festival il primo luglio 2025. In apertura si esibiranno altre band che saranno annunciate prossimamente. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il countdown è appena iniziato come si evince dagli account social del FantaSanremo che, dopo mesi di silenzio, si sono riattivati con un post che annuncia i 100 giorni che ci separano dell’edizione 2025 del Festival di Sanremo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)