Padre Romanelli, parroco di Gaza: «Una tragedia che cresce di giorno in giorno»

Padre Romanelli, parroco di Gaza: «Una tragedia che cresce di giorno in giorno»
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Il Sole 24 ORE ESTERI

«Da quando è cominciata la guerra Gaza vive veramente una tragedia che ogni giorno cresce, perché ogni giorno ci sono bombardamenti in tutta la striscia, nelle città che sono al sud, ma anche al nord, anche dove sono io nella città di Gaza con la mia parrocchia»: a parlare, intervistato da Catia Caramelli, è il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli. «Anche questa notte - spiega - ci sono stati bombardamenti fortissimi. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Resta critica la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza mentre cresce il numero delle vittime. Il vicepresidente dell'Unione Europea Josep Borrell questa mattina ha chiesto ai leader internazionali d'intervenire per fermare la tragedia umana in atto: “È nostro dovere proteggere i civili e i diritti umani ed è ora di agire di conseguenza, le informazioni seppure scarse rivelano un livello catastrofico di uccisioni, distruzione e fame, nonché lo sfollamento forzato di civili, mentre un'intera popolazione è sottoposta a bombardamenti, assedio e rischio di fame e costretta a scegliere tra lo sfollamento e la morte. (RTL 102.5)

Ci sono anche tre giornalisti tra le otto persone uccise oggi in un attacco aereo israeliano su una scuola nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza City. (Il Mattino di Padova)

PUBBLICITÀ Le forze israeliane continuano l'offensiva nel nord della Striscia. Fonti locali riportano decine di vittime a Beit Lahia. Harris: "La guerra deve finire" (Euronews Italiano)

VIDEO Gaza, la vita dei palestinesi a Khan Younis in tende e rifugi di fortuna

Le famiglie sfollate di Khan Younis stanno lottando per sopravvivere in tende e rifugi di fortuna tra le rovine della città devastata nel nord di Gaza dove Israele sta conducendo una pesante offensiva. (LAPRESSE)

Ormai gli uffici della comunicazione di quelle (pochissime) organizzazioni e istituzioni umanitarie che ancora operano dentro la Striscia sembrano aver bisogno di una lingua nuova, in cui avverbi e aggettivi usati accanto a parole come «tragedia, disastro, catastrofe» non bastano più a smuovere l’opinione pubblica mondiale e la politica occidentale. (il manifesto)

Gaza City, raid israeliano su una scuola: 9 morti e 20 feriti (Il Mattino di Padova)