Meloni contro Landini e Schlein: «Le si inceppa la lingua a dire “Stellantis”, preferisce i carri del gay Pride e i balletti con J-Ax» – Il video

Sale di tono l'intervento della presidente del Consiglio dal palco di Atreju, che attacca la segretaria Pd e il segretario Cgil «l nostro approccio è molto diverso dalla sinistra, non abbiamo pregiudizi ne facciamo favoritismi, vale per Stellantis come per le altre aziende, se l’approccio è costruttivo faremo la nostra parte come fatto finora perché quando si tratta di difendere occupazione e crescita ci trovate in prima fila a noi, perché il Pd non l’abbiamo visto arrivare». (Open)

Se ne è parlato anche su altre testate

Arriveremo compatti alla fine del governo e oltre", assicura. L'intervento finale ad Atreju, kermesse di Fratelli d'Italia, è ovviamente di Giorgia Meloni. (Liberoquotidiano.it)

Si è conclusa l’edizione 2024 di Atreju, la kermesse organizzata da Fratelli d’Italia al Circo Massimo di Roma dall’8 al 15 dicembre. «In molti hanno puntato contro il cavallo sbagliato» Dal palco di Atreju, Giorgia Meloni ha rivendicato i successi del suo governo, sottolineando come molti avessero scommesso sul fallimento della guida centrodestra: «Il mondo oggi vede un’Italia che torna a correre e stupire, da osservato speciale a modello da seguire su molti fronti», ha dichiarato. (Il Dubbio)

Tra omissioni e attacchi alla "sinistra", la cosa più interessante è l'appello finale alla mobilitazione. Perché la presidente del Consiglio lo ha capito: non può governare da sola, ha bisogno del suo popolo. (Fanpage.it)

VIDEO Atreju, ironia Meloni: "Arianna lo ha organizzato nonostante foga per nomine"

Ovazione e applausi a scena aperta dal pubblico di Atreju durante il discorso di Giorgia Meloni, in particolare nel momento in cui ha citato, provocatoriamente, le parole di Romano Prodi nei suoi confronti: “L’establishment adora Meloni perché Meloni obbedisce”. (Il Sole 24 ORE)

“Questa edizione di Atreju è stata impeccabile, splendida. Meglio di come me ne occupavo io, dimostra che nessuno è indispensabile, c’è sempre qualcuno che è pronto a sostituirlo. (LAPRESSE)