Bagnaia Interrompe Il Digiuno: Da Pedrosa A Oggi, Nessun Compagno Di Marquez Aveva Vinto
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Era il 12 novembre 2017 quando Dani Pedrosa, con un sorpasso al limite su Johann Zarco nell’ultimo giro a Valencia, chiuse sotto la bandiera a scacchi, regalando alla Honda una doppietta storica. Quel giorno, mentre lo spagnolo festeggiava l’ultima vittoria in carriera, Marc Marquez, terzo, alzava al cielo il sesto titolo mondiale. Un’epoca in cui il dominio della MotoGp passava attraverso le sue mani, e quelle della sua squadra. Da allora, però, nessun altro pilota affiancato a Marquez era riuscito a ripetere l’impresa: una striscia che sembrava destinata a durare, almeno finché Francesco Bagnaia non ha preso la pista al Gran Premio delle Americhe.
Quello di Austin, infatti, è stato un weekend che ha ribaltato gli equilibri. Marc Marquez, dopo un avvio di stagione da incubo per i rivali – cinque successi tra Sprint e gara lunga nelle prime sei prove – sembrava inarrestabile, specialmente su un circuito che lo ha sempre visto protagonista. E invece, proprio come accadde nel 2019 e poi nel 2024, un errore a metà corsa, mentre guidava senza opposizione, lo ha scaraventato fuori dalla pista. Un’occasione colta al volo da Bagnaia, che ha saputo gestire la pressione e chiudere con una prestazione solida, dimostrando una continuità finora mai espressa con tanta chiarezza.
Se è vero che il confronto con Marquez rischia di essere ingombrante – e le dichiarazioni di Davide Tardozzi, team manager Ducati, lo confermano quando parla di un Marc "simile a quello del 2019" – i numeri di Bagnaia raccontano una storia diversa. Mai come quest’anno il pilota torinese ha accumulato punti con tale regolarità, segno di una maturità che potrebbe rivelarsi decisiva nel lungo periodo. Del resto, già prima della gara Alex Crivillé aveva messo in guardia chi lo dava per fuori dai giochi: "Bagnaia non è affatto finito", aveva avvertito l’ex campione spagnolo, e le ultime ore gli hanno dato ragione.