Terra dei fuochi, Guarino (Noi Moderati): "Ora ridare dignità a cittadini e territori martoriati"

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“La sentenza della Cedu sulla Terra dei fuochi non basterà a risarcire le vite di tanti cittadini che hanno subito l’avvelenamento dei propri territori, ma certamente può e deve rappresentare il punto di partenza per la compiuta rinascita di un vasto territorio che paga i danni di un inquinamento e di uno sversamento di rifiuti incontrollati e risalenti nel tempo. Adesso ci si concentri sulle azioni da porre in essere per risanare i suoli, ci si concentri sulle bonifiche: bisogna ridare dignità a comuni e cittadini lasciati soli a convivere con uno scempio che ha avvelenato le vite di tante persone. (anteprima24.it)

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Terra dei Fuochi, dopo l’accelerazione impressa dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo - che ha condannato l'italia per non aver adottato misure adeguate a tutela dei cittadini. Un tavolo urgente al quale ieri si sonno seduti amministratori, magistrati, forze dell’ordine e esperti del drammatico fenomeno che intossica quell’area compresa tra la fascia settentrionale dell’hinterland napoletano e quella meridionale della provincia di Caserta. (ilmattino.it)

Lo mette nero su bianco la Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha emesso ha emesso una sentenza storica condannando lo Stato italiano per la sua prolungata inazione: secondo la Corte di Strasburgo, l’Italia ha violato l’articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (diritto alla vita), esponendo milioni di cittadini a un rischio sanitario e ambientale “sufficientemente serio, reale e accertabile” e qualificabile come “imminente”. (LifeGate)

La Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per non aver protetto la vita gli abitanti della cosiddetta Terra dei fuochi, l'area campana coinvolta nei decenni scorsi nell'interramento illegale dei rifiuti tossici. (Adnkronos)

C’è la necessità di un controllo sulle attività produttive e sul corretto smaltimento dei rifiuti: la produzione in nero è purtroppo una caratteristica della nostra regione ed è in aumento». Il procuratore di Napoli nord, Maria Antonietta Troncone, lo ha ribadito ancora una volta nel corso dell’incontro svoltosi in prefettura sulla Terra dei Fuochi. (Corriere della Sera)

Temo però che non ci sarà una reale conseguenza alla condanna dell’Italia per aver messo a rischio la vita degli abitanti della Terra dei Fuochi. È dal 1988 che si è consapevoli di costanti sversamenti e intombamenti di rifiuti ordinari e tossici nelle campagne casertane e napoletane, che hanno ucciso prima le colture di pomodori, di melanzane e carciofi, poi hanno avvelenato pesche, mandorle, albicocche e mele annurche; una volta compromesse le falde acquifere e i fiumi, hanno fatto ammalare le greggi e gli armenti. (Corriere della Sera)

Il parroco di Caivano parla al tavolo convocato dal prefetto Michele di Bari sulle iniziative da intraprendere dopo la decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo che ha condannato l’Italia per non aver adeguatamente protetto i cittadini della cosiddetta Terra dei fuochi, 90 comuni t… (La Repubblica)