Sindaco Brugnaro ai partiti di maggioranza: “Si va avanti"

“Si va avanti”. È questa l'indicazione data dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, agli esponenti della maggioranza comunale di centrodestra, convocati per un vertice stamani nella sede municipale di Mestre, il giorno dopo il blitz della Guardia di Finanza. All'incontro hanno preso parte gli assessori e i consiglieri comunali dei partiti – Fi, Fdi, Lega e Lista Brugnaro – che sostengono il sindaco. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri media

Il primo riguarda l’area dei Pili, alle porte di Venezia e di proprietà del sindaco, indagato con due funzionari del suo gabinetto, Morris Ceron, e Derek Donadini. L’operazione che ieri ha portato due persone in carcere, con 22 indagati - incluso il sindaco Luigi Brugnaro - e 15 destinatari di misure cautelari, segue due filoni. (Il Sole 24 ORE)

"Una pagina vergognosa che voi avete scritto", ha affermato Saccà, il quale ha annunciato l'avvio di una raccolta di firme per la richiesta di una seduta straordinaria per la convocazione di Brugnaro. La opposizioni di centrosinistra hanno abbandonato i lavori del Consiglio comunale di Venezia, dopo che la maggioranza si è opposta a una sospensione dell'ordine del giorno per convocare il sindaco Luigi Brugnaro, coinvolto nell'inchiesta sulla corruzione in città. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Il meccanismo delle dimissioni non è così immediato - spiega Pauro - alla luce delle procedure e della sua situazione detentiva de mio cliente. L'assessore comunale di Venezia Renato Boraso è pronto a rassegnare le sue dimissioni, dopo l'arresto per corruzione scattato ieri nei suoi confronti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Boraso si è dimesso: la decisione dell'assessore alla mobilità di Venezia dopo l'arresto

Per Boraso, che era già stato presidente del consiglio comunale di opposizione quando sindaco era Massimo Cacciari, e assessore alla mobilità e al patrimonio nella prima Giunta Brugnaro, le accuse sono pesantissime: corruzione, autoriciclaggio, fatturazione per operazioni inesistenti e organizzazione di gare pubbliche non corrette. (il Giornale)

«In cuor mio ed in coscienza, so di aver sempre svolto e di continuare a svolgere l’incarico di sindaco come un servizio alla comunità, gratuitamente, anteponendo sempre gli interessi pubblici», sottolinea. (Corriere della Sera)

Renato Boraso ha rassegnato le proprie dimissioni da assessore alla Mobilità del Comune di Venezia: lascia anche Ca' Farsetti, non essendo consigliere comunale. Il legale non ha commentato la scelta dell'assistito ritenendola un atto dovuto. (ilmessaggero.it)