Sinner si prende il derby a Wimbledon, ma quanta fatica. Ecco cosa ha detto a Berrettini, il labiale non è passato inosservato...

"Bravo Matteo, hai giocato bene...". L'abbraccio a rete tra i due azzurri dopo un match tiratissimo giocato punto a punto. Stiamo parlando del derby del secondo turno a Wimbledon da Jannik Sinner e Matteo Berrettini, vinto dal numero 1 al mondo in quattro set, 7-6, 7-6, 2-6, 7-6. Un match sul centrale londinese durato oltre tre ore e mezza. Prosegue, dunque, la marcia del n.1 al mondo sui prati dell'All England Club, dove nel terzo turno lo attende il serbo Miomir Kecmanovic (Torino Cronaca)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Peccato sia stato solo un secondo turno a Wimbledon, ma il livello di gioco espresso da entrambi era da semifinale o Finale Slam. (OA Sport)

3 ore e 42 minuti di bellezza e varietà di gioco, ricco di colpi vincenti e spettacolo per il netto contrasto di stile tra i due, anche a livello di personalità, con ben tre tiebreak ad alzare a dismisura la tensione agonistica, già bella alta per tutta la durata dell’incontro. (LiveTennis.it)

Video suggerito Jannik Sinner ha vinto una partita meravigliosa contro un grandissimo Matteo Berrettini. Era una partita attesa da tutti ed è stata splendida, Sinner ha dovuto tirare fuori tutte le frecce del suo arco per battere l'amico e connazionale, che ha piegato vincendo tre tie-break. (Fanpage.it)

Sinner sfinito dopo la lotta gladiatoria con Berrettini: gesto liberatorio durante l'intervista

Ma è anche consapevole di aver superato un ostacolo durissimo: quello rappresentato da un amico, che però a Wimbledon è anche un avversario difficilissimo da superare. Il match ha visto vincere Jannik Sinner: il numero 1 al mondo ha dimostrato ancora una volta perché è in vetta al ranking mondiale. (Il Fatto Quotidiano)

7-6 7-6 2-6 7-6 il punteggio finale in favore del numero 1 al mondo, che si è aggiudicato il prestigioso derby azzurro proseguendo dunque la sua avventura ai Championships e raggiungendo il serbo Miomir Kecmanovic ai sedicesimi. (OA Sport)

Era una sfida difficile per me, sono contento di come l'ho gestita, ho avuto alti e bassi, come è inevitabile che sia, ma è andata bene". "Sapevo di dover alzare il livello del mio tennis contro Matteo, è uno specialista sull'erba, a Wimbledon è arrivato in finale. (Il Piccolo)