Svolta infermieri: tre lauree e la possibilità di fare ricette, ma i medici insorgono

Gli infermieri la definiscono già “una riforma epocale” e cioè l'avvio di tre lauree magistrali a indirizzo clinico (dopo la triennale obbligatoria per diventare infermiere) e la possibilità per chi si specializzerà di poter fare precrizioni di tipo infermieristico. E cioè ricette per prescrivere dispositivi per l'incontinenza, materiali per le medicazioni o presidi per le stomie a cominciare da sacche e cateteri (Il Sole 24 ORE)

Su altre testate

Quattro da inizio ottobre, in sole due settimane. Sono i numeri di una strage silenziosa, o sarebbe meglio dire sottaciuta, che da maggio 2024 interessa la provincia di Frosinone. (Frosinone News)

In generale, i percorsi formativi già esistenti non verranno “buttati via”. Le Lauree Magistrali attualmente in corso continueranno a essere valide e riconosciute. (AssoCareNews.it)

La recente proposta di consentire agli infermieri la prescrizione di presidi e ausili sanitari (VEDI) ha sollevato un acceso dibattito tra medici e infermieri, riaccendendo la discussione sulle competenze professionali in ambito sanitario. (Nurse Times)

Le nuove specializzazioni riguarderanno le Cure Primarie e Sanità Pubblica, le Cure Pediatriche e Neonatali, e le Cure Intensive e nell’Emergenza. Questo passo segna un cambiamento decisivo per il futuro della professione, offrendo nuove opportunità di crescita formativa e di carriera per gli infermieri. (AssoCareNews.it)

Critici i medici, che insorgono e si dicono «sconcertati» per non essere stati «interpellati». «La prescrizione presuppone una diagnosi – afferma la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) – e la diagnosi è di competenza del medico». (leggo.it)

(Adnkronos) – “Soddisfazione per l’introduzione delle lauree magistrali per gli infermieri”: così – in una nota – la Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Fno Trsm e Pstrp) accoglie il provvedimento definendolo “un passo avanti nella revisione della formazione universitaria delle professioni sanitarie”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)