Crisi al buio, Scholz tenta il rimpasto
Con il Semaforo politico che guidava il Paese definitivamente spento e senza più alcun faro istituzionale a segnare la rotta – a eccezione del presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier – la Germania naviga a vista nel mare magnum della crisi di governo scoppiata a soli dieci mesi dalla fine della legislatura. Per il momento a illuminare Berlino resta giusto la luce sulla via obbligata del rimpasto di ciò che resta del governo di Olaf Scholz: il primo passo dopo il turbolento divorzio fra socialisti e liberali culminato nel licenziamento in tronco del ministro delle Finanze, Christian Lindner, leader di Fdp. (il manifesto)
Ne parlano anche altre testate
Germania sempre più nell’occhio del ciclone. Ieri il cancelliere Olaf Scholz ha nominato Jörg Kukies (suo consigliere economico ed ex Goldman Sachs) come ministro delle Finanze al posto del liberale Christian Lindner che si è opposto alla riforma del freno del debito e alla legge di bilancio nel tentativo di recuperare voti. (Milano Finanza)
Crisi politica in Germania. Il governo del cancelliere tedesco Scholz appeso a un filo ed elezioni anticipate dietro l’angolo. Il servizio di Antonella Mazza Teruel Crisi di governo in Germania. Scholz appeso a un filo (TV2000)
Nelle settimane di sessione del Bundestag fino a Natale, il governo chiederà di calendarizzare il voto su tutte le leggi che non possono essere rimandate, tra cui quelle per la stabilizzazione delle pensioni e misure immediate per l’industria. (Tempi.it)
Ma oggi viene accolta con sollievo, la fine di un incubo, era prevista da tempo. Una crisi di governo in Germania è un evento eccezionale. (Italia Oggi)
"Olaf Scholz, come un giocatore di poker, aveva puntato al 100% sulla rielezione di Joe Biden". Lo ha detto ad Omnibus l'economista esperto di geopolitica, Alexander Privitera, per spiegare perchè il cancelliere tedesco ha deciso di cambiare i ministri liberali proprio all'indomani della vittoria di Trump. (TGLA7)
La crisi di governo tedesca diventa di giorno in giorno più incandescente, tanto che la Germania potrebbe andare a elezioni anticipate già tra gennaio e febbraio. (FIRSTonline)