Russia e minaccia nucleare, scenario di guerra senza ritorno o strategia?

La nuova dottrina nucleare della Russia annunciata da Vladimir Putin - chiaro messaggio all'Ucraina, alla Nato e a tutto l'Occidente - e le minacce del ricorso all'atomica da parte di Mosca riaccendono il dibattito riguardo allo spettro di una guerra su ampia scala con armi e scenari catastrofici. "Quella con Putin non è una partita a poker in cui siamo di fronte ad un nuovo rilancio - dice all'Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa - O perlomeno non deve essere valutato così da chi ha responsabilità di decisione ed è tentato dall’accettare la sfida accettando il rialzo della posta o addirittura tentando di vedere le carte. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

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L’intervista di Fanpage.it a William Alberque, a lungo capo del centro Nato per il disarmo: “Le regole di ingaggio proclamate da Putin non sono nuove, di fatto. Il rischio nucleare resta lo stesso”. (Fanpage.it)

Di Alessandro Andrea Argeri “Eppure hamburger lo chiami hamburger”, risponde un altro utente. (IlSudest)

Stabilisce quindi che «l’aggressione contro la Russia da parte di qualsiasi stato non nucleare, ma con la partecipazione o il supporto di uno stato nucleare sarà affrontato come un attacco congiunto alla Federazione Russa». (Gazzetta di Parma)

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Va presa sul serio la «nuova dottrina nucleare» annunciata da Vladimir Putin? In caso affermativo, quali conseguenze dovrebbero trarne gli europei, alle prese (forse) con la costruzione di una difesa comune? Anticipo una conclusione: per essere credibile, la difesa europea deve affrontare anche la questione nucleare, finora largamente ignorata perché «delegata» agli americani (come tante altre cose). (Corriere della Sera)