Gigante dell'auto tedesca nel caos: sciopero a oltranza

Si può tagliare con un coltello la tensione in Volkswagen. A partire da oggi, lunedì 2 dicembre 2024, tutti gli operai del colosso tedesco, pari a circa 120.000 persone, intraprenderanno uno sciopero a oltranza, culmine dei rapporti logori tra il management e il sindacato dei metalmeccanici nazionale Ig Metall. L’iniziativa organizzata da quest’ultima costituisce una risposta diretta alle misure annunciate dalla compagnia per il contenimento dei costi, che comprendono tagli salariali, chiusure di stabilimenti e decine di migliaia di licenziamenti. (Virgilio)

Ne parlano anche altre testate

La forte crisi che sta interessando il gruppo Volkswagen è culminata oggi con uno sciopero di massa che ha visto i lavoratori di nove fabbriche in Germania incrociare le braccia. Lo stesso vale anche per lo stabilimento di Hanover, la cui forza lavoro è di 14.000 persone, e per altre fabbriche di auto e componenti. (Automoto.it)

Tutti i dipendenti del principale produttore automobilistico europeo sono stati infatti chiamati a sospendere il lavoro a partire da oggi, lunedì 2 dicembre, per opporsi alle migliaia di tagli di posti previsti dal gruppo. (EuropaToday)

Nella giornata di oggi, sono stati indetti in Germania i primi scioperi presso le fabbriche Volkswagen per protestare contro i tagli che potrebbero portare a licenziamenti di migliaia di dipendenti. I sindacati lo avevano preannunciato e dalle parole si passa, adesso, ai fatti. (HDmotori)

Volkswagen minaccia migliaia di tagli. Operai in sciopero ad oltranza in Germania

È cominciato oggi in Germania lo sciopero dei dipendenti della casa automobilistica Volkswagen (VW), indetto dal sindacato dei metalmeccanici tedeschi IG Metall, in seguito al fallimento delle trattative sui salari avvenute la scorsa settimana e all’intenzione di licenziare migliaia di lavoratori. (L'INDIPENDENTE)

Si sono fermati i siti di Wolfsburg, Emden, Hannover, come anche Salzgitter e Brunswick. Così si procede verso il quarto incontro tra i rappresentati dei lavoratori e l'azienda, il prossimo 9 dicembre. (Auto.it)

Un primo passo di un movimento che potrebbe assumere proporzioni senza precedenti se i vertici dell’azienda e i rappresentanti del personale non riuscissero a raggiungere un accordo sulle misure di riduzione dei costi per ristrutturare il gruppo in crisi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)