Per la procura il quadro rubato a Buriasco è lo stesso di Sgarbi, indagato per riciclaggio e contraffazione di opere d'arte
Articolo Precedente
Articolo Successivo
MACERATA – “La cattura di san Pietro” di Rutilio Manetti era sparito all’improvviso nel febbraio del 2013, quando la proprietaria del castello di Buriasco, nel Pinerolese, scopre che al posto del suo quadro c’è una fotografia. Il dipinto è stato rubato e per anni non si hanno più tracce dell’opera. Almeno fino al 2021. Secondo quanto riporta Rai News, in una mostra a Lucca spunta un quadro molto simile, ma con una fiaccola dipinta in alto a sinistra. (Quotidiano Piemontese)
Su altri giornali
Reggio Emillia Una perizia svolta direttamente sull’opera e la testimonianza dell’artista di Montecchio (Reggio Emilia) Pasquale Frongia, il quale avrebbe raccontato ai carabinieri che Vittorio Sgarbi gli avrebbe commissionato un’operazione di “maquillage” sul dipinto. (Gazzetta di Reggio)
La tela, fu rubata nel 2013 dal castello di Buriasco in provincia di Torino. Vittorio Sgarbi rischia di rispondere di riciclaggio, autoriciclaggio e contraffazione di opere d'arte e di andare a processo: è quanto sarebbe emerso a chiusura dell'inchiesta, condotta dalla procura di Macerata, sulla vicenda di un quadro del Seicento senese di Rutilio Manetti intitolato La cattura di San Pietro (il Giornale)
"I miei difensori, gli avvocati Alfonso Furgiuele e Giampaolo Cicconi, sono impegnati a ricostruire la realtà dei fatti oggetto delle contestazioni, che ritengo infondate" sono le parole del critico d’arte. (il Resto del Carlino)
Il derby d'Italia è sempre un match piuttosto significativo e lo (Spazio Inter)
Riciclaggio, autoriciclaggio e contraffazione di opere d’arte. La procura di Macerata ha chiuso le indagini su Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, accusato di aver esposto in mostra e contraffatto un’opera del Seicento su cui pendeva una denuncia di furto. (Rai Storia)
Chiuse le indagini sul caso del quadro "La cattura di San Pietro" (opera secondo l’accusa rubata e poi riapparsa, con qualche modifica, nella disponibilità di Vittorio Sgarbi), indagini che vedono indagato il critico d’arte e politico con l’accusa di riciclaggio di beni culturali, contraffazione di opere d’arte e autoriciclaggio di beni culturali. (il Resto del Carlino)