COREA DEL SUD: LA CRISI PROSEGUE

Attimi di paura per Kim Yong-hyun. L’ex ministro della Difesa sudcoreano, è finito ufficialmente in arresto martedì, pochi giorni dopo aver rassegnato le dimissioni. Una vicenda che di per se ha già fatto parecchio rumore, visto che le accuse contro di lui non sono leggere: avrebbe avuto un ruolo di primo piano nell’attuazione della legge marziale, proclamata il 3 dicembre dal presidente Yoon Suk-yeol e poi rapidamente ritirata a seguito delle proteste. (L'Opinione)

La notizia riportata su altre testate

Gli slogan sono modellati sulle hit musicali in vetta alle classifiche, agitando stick luminosi colorati, gli accessori distintivi più spesso associati ai fan del K-pop che ai movimenti politici. La “protesta delle candele” (trasformate più in “Protesta dei led”) si esprime attraverso le canzoni a favore dell'impeachment del presidente Yoon Suk Yeol. (la Repubblica)

Kim Yong-hyun, ritenuta la figura centrale del caso della legge marziale, è detenuto "in una cella di protezione e la sua salute rimane stabile". Arrestati i capi della polizia nazionale e di Seul (Sky Tg24 )

La decisione di imporre (e poi ritirare) la legge marziale sembra un gesto esasperato. Cosa ha spinto Yoon Suk-yeol, un ex giurista, a introdurre una misura tanto scivolosa? “Le istituzioni della Corea del Sud hanno retto e la società civile ha dimostrato ancora di non essere disposta ad accettare presidenti che rifuggono dalle loro responsabilità”. (Il Fatto Quotidiano)

Corea Sud, ex ministro Difesa tenta suicidio: blitz polizia in ufficio presidente Yoon

Bensì per annunciare che intende «combattere fino alla fine, per impedire che le forze e i gruppi criminali responsabili della paralisi del governo del Paese e del disturbo dell’ordine costituzionale minaccino il futuro della Repubblica di Corea». (Il Sole 24 ORE)

Kim Yong-hyun, ex ministro della Difesa sudcoreano, ha tentato di togliersi la vita prima di essere formalmente arrestato per il suo ruolo nell'operazione di legge marziale. Lo scorso 3 dicembre il presidente Yoon Sook Yeol ha dichiarato la legge marziale, ritirata poi alcune ore dopo la bocciatura del Parlamento. (Today.it)

Per Yoon, che la scorsa settimana ha tentato di imporre la legge marziale nel Paese poi presto revocata, si moltiplicano le richieste di un passo indietro (Adnkronos)