Leroy Merlin, la truffa dei dipendenti: «Vendevano trapani e scaldabagni sottobanco»

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Rivendevano trapani e altri utensili. Ma anche scaldabagni e tosaerbe. Per un totale di un milione di euro di “fatturato”. Naturalmente in nero. E avevano persino costruito un market parallelo rispetto a quello dell’azienda che gli dava lavoro. Ovvero la Leroy Merlin del centro commerciale Parco da Vinci di Fiumicino. Ora in venti tra dipendenti e vigilantes sono finiti sotto inchiesta. Due agli arresti: Gluharov Dimitar Lukov, 27enne bulgaro, e Simone Carmosino, 28 anni, avrebbero dovuto garantire la massima sicurezza all’interno nel punto vendita. (Open)

Ne parlano anche altri media

Avrebbero rubato dal punto vendita del centro commerciale Leroy Merlin “Fiumicino da Vinci” utensili di ogni tipo per poi rivenderli a prezzi più convenienti. Due impiegati 27 e 28 anni sono stati arrestati, mentre più di 20 dipendenti sono finiti nel registro degli indagati. (Il Fatto Quotidiano)

Liguori, indagini coordinate dal dott. Venti dipendenti del punto Leroy Merlin indagati: i carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia aeroporti Roma, su delega della Procura della Repubblica di Civitavecchia, diretta dal dott. (Civonline)

Grazie agli accertamenti da parte dei militari è emersa una rete di rivendita clandestina dei prodotti rubati, offerti a un prezzo decisamente più vantaggioso per i clienti. (Fanpage.it)

Per questo sono stati arrestati due dipendenti del punto vendita Leroy Merlin di Parco Da... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Era un sistema per non destare sospetti, che infatti non ha destato per quasi due anni, e che ha causato danni al colosso commerciale per circa un milione e 200 mila euro. Ottocentomila nel 2022 e altri 400 mila l’anno successivo, quando le indagini dei carabinieri della compagnia Aeroporti, coordinate dalla Procura di Civitavecchia, erano già scattate. (Corriere Roma)

Nella nottata di ieri, a Maruggio, l’uomo è stato fermato per un controllo dai militari dell’Arma, insospettitisi per la presenza di un’auto, in piena notte, in un’area agricola molto isolata. (Tarantini Time Quotidiano)