Dietro l'asse Trump-Kennedy: promesse e confusione, perché l'America non ha ancora digerito la pandemia Covid?

La designazione di Robert Kennedy Jr come candidato a dirigere il dicastero della Sanità, è anche un segnale che l’America non ha veramente fatto i conti con la pandemia. Quel che accadde durante il Covid ha diviso il Paese e le fratture di allora non sono mai state sanate, non esiste una narrazione unica, accettata, sui successi e sugli errori di quel periodo. Lo stesso Donald Trump condensa in se stesso alcune contraddizioni estreme. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Il presidente eletto ha scelto il rampollo della dinastia politica più famosa d'America, convinto attivista no-vax (anche se la sua portavoce lo nega), come segretario alla Salute, e se verrà confermato dal Senato avrà a disposizione un portafoglio enorme che supervisiona assicurazioni, farmaci, forniture mediche e anche il cibo. (il Giornale)

Dopo le elezioni negli Stati Uniti, sono i giorni in cui la prossima squadra di Donald Trump va componendosi. Tra i nomi più dibattuti e controversi quello di Robert Kennedy Jr, che sarà il prossimo ministro alla Sanità. (Liberoquotidiano.it)

Kennedy jr figura inadeguata: è un premio alla base negazionista". (Fanpage.it)

Ecco come Robert Kennedy Jr. potrebbe trasformare radicalmente la sanità pubblica americana

Giovanna Botteri: "Kennedy Junior e Trump sono vissuti nelle lobby, nella ricchezza, sono miliardari e hanno approfittato di tutti i privilegi di quel sistema oggi dicono che il popolo deve riprendersi Washington e il popolo crede loro". (La7)

Io non ho idea di cosa succederà ora. Però, anche per i problemi che ci sono stati con il Covid, negli ultimi anni la ricerca biomedica ha molto sofferto e continua a soffrire. (Secolo d'Italia)

Ora, però, un diverso tipo di credenziali sta prendendo piede con la prossima amministrazione Trump che sviluppa i suoi piani di transizione per governare la medicina e la sanità pubblica americane. Questo è il tipo di curriculum che tradizionalmente porta a un'importante nomina federale. (Vanity Fair Italia)