Privacy : Sanzione di cinque milioni a società di food delivery. No all'algoritmo incontestabile.

Con il provvedimento n. 675/2024 il Garante della Privacy ha condannato una nota società di food delivery al pagamento di un sanzione pari a 5 milioni di euro. Alla base del provvedimento, diverse infrazioni attinenti al trattamento dei dati personali di oltre 35mila riders. Attraverso la piattaforma, la società poneva in essere comportamenti illegittimi consistenti : nell’adozione di processi decisionali interamente automatizzati per la valutazione della prestazioni lavorative con conseguente profilazione priva di idonea informativa ai lavoratori; nell’ utilizzo illegittimo di sistemi di geolocalizzazione degli stessi, anche al di fuori della svolgimento di attività lavorativa con app disattiva. (LavoroSi)

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Il Garante per la protezione dei dati personali ha provveduto a multare la società Foodinho per una somma pari a 5 milioni di euro. A molti il nome dell’impresa non dirà molto ma, è bene sottolinearlo, si tratta del nome dietro al marchio Glovo in Italia. (QuiFinanza)

Il Garante per la protezione dei dati personali ha ordinato a Foodinho srl, società del gruppo Glovo, il pagamento di una sanzione di 5 milioni di euro per aver trattato illecitamente i dati personali di oltre 35mila rider attraverso la piattaforma digitale. (il manifesto)

Uso di processi decisionali automatizzati e profilazione

Il Garante Privacy multa Foodinho, società del gruppo Glovo, per 5 milioni di euro per aver trattato illecitamente i dati personali di oltre 35mila rider. In quell’occasione un gruppo di informatici aveva denunciato sui mezzi d’informazione una serie di violazioni del Gdpr legate alla disattivazione dell’account della vittima, dalle quali l’inchiesta è partita d’ufficio. (CorCom)

Il garante per la protezione dei dati personali ha ordinato a Foodinho, società del gruppo, il pagamento di una sanzione di 5 milioni di euro per aver trattato illecitamente i dati personali di oltre 35 mila rider attraverso la piattaforma digitale. (Corriere della Sera)

L’uso di processi decisionali completamente automatizzati Il Garante Privacy, con provvedimento n. 675 del 13 novembre 2024, ha sanzionato una società per numerose e gravi violazioni del GDPR, con particolare riferimento all’utilizzo di processi decisionali completamente automatizzati per la valutazione di prestazioni lavorative, e altresì per l’uso illegittimo di sistemi di riconoscimento facciale dei lavoratori (dati biometrici). (Diritto Bancario)