Napoli, un ragazzo di 18 anni muore per un colpo in testa: forse un gioco finito male

Napoli, un ragazzo di 18 anni muore per un colpo in testa: forse un gioco finito male
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Vanity Fair Italia INTERNO

Nonostante la corsa in ospedale, al Vecchio Pellegrini di Napoli, il giovane non ce l’ha fatta a causa di una grave emorragia cerebrale. Almeno duecento persone si sono radunate sotto casa sua. Nessuna traccia sui social lascia pensare ad atti violenti e gli amici lo descrivono come un bravo ragazzo che aiutava a casa e anche nel negozio di famiglia. I genitori Antonella e Alessandro, sempre nei pressi del luogo dell’omicidio, gestiscono un’attività d’abbigliamento. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri media

Si è presentato lui stesso alla polizia accompagnato dalla zia . La disgrazia che cercava di ricostruire è l’uccisione del cugino Arcangelo Correa, 18 anni . (Gazzetta del Sud)

Le condizioni del giovane, che aveva appena compiuto gli anni, sono gravissime e rischia la vita: è ricoverato in rianimazione. – Ore di apprensione per un 18enne ricoverato questa mattina intorno alle 5 all’ospedale Pellegrini di Napoli: presenta ferite di arma da fuoco alla testa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Non so darmi una spiegazione a tutto questo: oggi muoiono ragazzi poco più che bambini, che dovrebbero ancora giocare, e invece il loro giocattolo preferito è diventato la pistola. Fate capire ai vostri figli che valore ha la vita". (Adnkronos)

Ucciso 18enne per "gioco" fatale: fermato un 19enne

Si tratterebbe del cugino di 19 anni, che si sarebbe presentato volontariamente alla polizia accompagnato dalla zia. Si è chiusa così molto velocemente l'indagine della polizia per l'uccisione di Arcangelo, incensurato e vittima, forse, di un pericoloso gioco. (Liberoquotidiano.it)

La tragedia è avvenuta intorno alle 5 in via dei Tribunali, nel cuore del centro storico della città. Arcangelo, la nuova ipotesi: morto mentre maneggiava una pistola con gli amici Il colpo sarebbe partito per errore mentre "scarrellava" l'arma (Ottopagine)

Il ragazzo era insieme a un congiunto e a un amico 17enne: “scarrellando”, è bastato sfiorare il grilletto per provocare la tragedia. (ROMA on line)