Tassa sugli extraprofitti, il “no” di Forza Italia. Tajani: “Noi contrari, creare tavolo con le banche”

MILANO – La possibilità di introdurre un contributo da parte delle aziende che hanno registrato profitti straordinari nell’ultimo biennio, a partire dalle banche che hanno beneficiato della rapida risalita dei tassi Bce, continua a dividere il governo. A smarcarsi dall’ipotesi è il vicepremier e ministro degli Esteri, nonché plenipotenziario di Fi, Antonio Tajani. "Forza Italia – scrive su X – è contraria a qualsiasi tassa sugli extraprofitti. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Continua il dibattito all'interno del governo Meloni su un eventuale prelievo "solidale" per gli istituti di credito e quegli altri soggetti, assicurazioni e imprese energetiche, che negli ultimi anni hanno ottenuto profitti molto alti, a causa delle crisi per il Covid e la guerra Russa-Ucraina. (LA STAMPA Finanza)

Il decreto, dopo un lungo dibattito, fu modificato consentendo agli istituti di iscrivere a riserva 2,5 volte la somma del prelievo per un totale di sistema di 5,7 miliardi. (ilgazzettino.it)

Si parla di "prelievo", o meglio "contributo solidale", per quegli istituti che hanno avuto profitti molto più alti negli ultimi due anni. Il centrodestra torna a parlare di extraprofitti delle banche - e non solo - ma non vuole usare il termine "tassa". (Fanpage.it)

Anche Tajani apre alla tassa sugli extra profitti se diventa un contributo di solidarietà

È la stima formulata dagli analisti di Intermonte sull’ipotesi di tassa a cui pensa il governo. I titoli del credito sono tra i peggiori a Piazza Affari: Bper cede il 2,1%, Banco Bpm l'1,7%, Unicredit l'1,6%, Popolare di Sondrio l'1,5%, Mps l'1,3% e Intesa l'1,1%. (la Repubblica)

I motivi di ciò? La maggiore stabilità dei mercati, a cui è conseguita una maggiore fiducia da parte degli investitori. Tuttavia, in seguito il FTSE Mib, il più importante indice nel nostro Paese, ha ripreso quota riportandosi ai massimi annuali. (Proiezioni di Borsa)

“Valuteremo se sarà necessario chiedere un contributo di solidarietà ad alcuni settori che sono nelle condizioni di versarlo perché hanno realizzato utili molti rilevanti in questi anni. Il tutto, comunque, senza intenti punitivi verso alcuno, ma richiamando tutti ad un autentico spirito di solidarietà a sostegno del Sistema Paese e solo nel caso in cui lo si ritenesse necessario”. (Il Fatto Quotidiano)