Georgia, migliaia in piazza contro lo stop ai negoziati per l'ingresso in Ue: 32 agenti feriti, 43 fermi, proiettili di gomma sui manifestanti

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

I negoziati per l’ingresso nell’Unione europea. A quel punto, migliaia di persone sono scese in piazza per protestare, fino alle prime ore del mattino. Gli scontri: lacrimogeni, idranti e proiettili di gomma – In un comunicato pubblicato sul suo sito web, il ministero ha annunciato che le 43 persone sono state arrestate per “resistenza alle forze dell’ordine”. In particolare, ha accusato “alcuni” manifestanti di aver compiuto “azioni provocatorie”, di aver disobbedito alle istruzioni della polizia, di aver insultato gli agenti e di averli “affrontati fisicamente”. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Georgia, proteste a Tbilisi contro il rinvio dei negoziati con la Ue La polizia antisommossa georgiana ha lanciato gas lacrimogeni e idranti per disperdere i dimostranti dopo che migliaia di persone si sono radunate nella capitale Tbilisi contro la decisione del governo di ritardare l'adesione all'Unione Europea. (Il Mattino di Padova)

La vittoria del partito fondato dall’imprenditore ed ex Primo ministro Bidzina Ivanishvili e già prima al Governo, difatti, non è mai stata formalmente accettata dai partiti dell’opposizione che, sin da subito, hanno dichiarato le elezioni come illegittime e “falsificate”, invitando la popolazione a creare un movimento di protesta e invocando il diretto annullamento del voto. (Inside Over)

La Georgia è sempre più una polveriera. Il Paese caucasico, che fino a pochi mesi fa sognava di entrare nell’Unione europea, vede ora le sue ambizioni (definitivamente?) congelate. (FIRSTonline)

"Il governo si adoperi in seno al Consiglio europeo al fine di ribadire che l’Unione europea non defletterà dalla sua ferma posizione nei confronti della Georgia a sostegno della democrazia, a cominciare da elezioni libere ed eque, dello stato di diritto, continuando ad appoggiare forme partecipative e nonviolente della società civile, e per individuare un punto di equilibrio tra esigenze di sicurezza e valori fondamentali”. (Civonline)

La polizia usa i cannoni ad acqua contro i manifestanti a TbilisiEPA Come piazza Maidan 10 anni fa Scontri e arresti, stile Maidan in Ucraina 10 anni fa, sono la conseguenza della decisione del primo ministro Irakli Kobakhidze di non aprire i colloqui di adesione alla Ue prima del 2028. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si registrano 43 arresti e 32 poliziotti feriti a seguito delle manifestazioni, in cui le forze dell’ordine hanno utilizzato idranti e gas lacrimogeni per disperdere i dimostranti. Le proteste sono sostenute dalla presidente della Repubblica uscente, Salome Zurabishvili, anche lei europeista, che ha chiesto aiuti all’opposizione dall’estero per nuove consultazioni politiche. (ByoBlu)