Va in Russia con l'hashish. Italiano rischia 20 anni
Da circa due mesi un cittadino italiano di 30 anni si trova rinchiuso nel centro penitenziario Kresty-2 di San Pietroburgo. La notizia tuttavia è arrivata soltanto ieri, quando Natalia Knyazeva, la responsabile dell'ufficio stampa delle dogane russe, ha diramato il comunicato delle persone fermate nel corso dei controlli effettuati ai check point delle frontiere negli ultimi tre mesi. L'uomo è stato arrestato al confine con la Lettonia dopo che gli agenti avevano trovato 170 grammi di hashish nella sua borsa da moto, per un valore al mercato nero di circa 4.800 euro. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
Un cittadino italiano di 30 anni è stato arrestato in Russia perché trovato in possesso di "170 grammi di hashish" mentre attraversava in motocicletta il (Italia Oggi)
Un italiano di 30 anni è stato arrestato dalle autorità doganali russe con l’accusa di aver cercato di introdursi nel Paese con 170 grammi di hashish. Il fermo è avvenuto al confine con la Lettonia e Russia, nella regione occidentale di Pskov. (Virgilio Notizie)
Un italiano di 30 anni è stato arrestato da agenti del servizio di frontiera russo con l’accusa di aver cercato di entrare in Russia con 170 grammi di hashish. Lo hanno reso noto le Dogane russe sul loro canale Telegram. (altovicentinonline.it)
La notizia è stata resa nota dalle Dogane russe sul loro canale Telegram. Gli agenti del servizio di frontiera russo hanno arrestato un italiano di 30 anni con l'accusa di aver cercato di entrare in Russia con 170 grammi di hashish (Sardegna Live)
L’uomo – secondo quanto spiegato – si è presentato al valico di frontiera di Ubylinka al confine con la Lettonia a bordo di una moto. L'uomo arrivava in moto dalla Lettonia e dentro una scatola di frutta secca aveva nascosto la droga (LAPRESSE)
Lo hanno reso noto le Dogane russe sul loro canale Telegram. L'uomo è stato incriminato per contrabbando di sostanze stupefacenti in grandi quantità in base all'articolo 229.1 del Codice penale e rischia una condanna fino a 20 anni di reclusione. (L'Unione Sarda.it)