Almeno 70 Hezbollah feriti dopo esplosione cercapersone

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La Gazzetta del Mezzogiorno ESTERI

Sono almeno 70, secondo altre fonti '100', i membri di Hezbollah feriti nella periferia sud di Beirut da un attacco hacker israeliano che, secondo le primissime ricostruzioni, avrebbe attivato delle micro-esplosioni all'interno dei cercapersone dei combattenti del Partito di Dio. Lo riferiscono media libanesi, citando fonti anonime degli stessi Hezbollah. . (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri media

I media israeliani riferiscono che martedì a mezzogiorno sono esplosi contemporaneamente a Beirut, nel sud del Libano e a Damasco, in Siria, i cercapersone di miliziani Hezbollah, ci sarebbero mille feriti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Le esplosioni sono avvenute precisamente nella periferia a sud di Beirut, nel sud del Libano e nella valle orientale della Bekaa. Nel pomeriggio di oggi, 17 settembre, sono esplosi circa 3000 cercapersone utilizzati dai membri di Hezbollah in Libano e in Siria causando almeno 9 morti e 2800 feriti, di cui 200 molto gravi. (Il Giornale d'Italia)

Si tratterebbe di un attacco hacker che ha mandato in tilt i 'pager' avversari. Migliaia di miliziani di Hezbollah sono rimasti feriti oggi, 17 settembre, dopo l'esplosione dei propri cercapersone in Libano. (ilmessaggero.it)

Sono state attivate delle micro-esplosioni all’interno dei pager che i combattenti del gruppo utilizzano per comunicare. I media libanesi attribuiscono la responsabilità a Israele. Ospedali in massima allerta. (Lettera43)

La guerra in Medio Oriente procede anche su binari alternativi a quelli dei raid aerei, dei sequestri, degli ultimatum. E allora, un attacco hacker attribuito a Israele ha causato l'esplosione contemporanea di numerosi cercapersone appartenenti a miliziani di Hezbollah in Libano e Siria. (Secolo d'Italia)

Il ministro della Salute libanese Firass Abiad ha affermato in una conferenza stampa che le esplosioni che hanno interessato i cercapersone "hanno ucciso otto persone, tra cui una ragazza". (Corriere del Ticino)