The Crow - Il Corvo: risultati deludenti al box-office per il reboot con Bill Skarsgård

La nuova versione cinematografica, trent'anni dopo il cult con Brandon Lee, sta ottenendo dati al di sotto delle aspettative al botteghino. Uno dei film più attesi del 2024, The Crow - Il Corvo, reboot del cult anni '90 di Alex Proyas con Brandon Lee, sta raccogliendo una miseria al box-office, ed è già considerato dalla stampa e dagli addetti ai lavori un vero e proprio flop. A fronte di un budget da 50 milioni di dollari, il film con protagonista Bill Skarsgård ha registrato sinora un incasso di soli 4,6 milioni. (Movieplayer)

Ne parlano anche altre fonti

The Crow con Brandon Lee, diretto da Alex Proyas? È una domanda che è bene porsi. Non appena le prime immagini di Bill Skarsgård nei panni di Eric Draven sono apparse, sono cominciate a fioccare le polemiche: si chiama Eric, e non un altro personaggio portato dall'aldilà dal corvo, come nei sequel del film (Movieplayer)

Si dice che non possa piovere per sempre ma alcuni film hanno il potere di vivere in eterno. (nss magazine)

A distanza di trent’anni, il film tratto dall’omonimo fumetto di James O’Barr torna con un remake. (Artribune)

Cambio di Programmazione e Polemiche Questa decisione ha generato un’ondata di critiche, con molti spettatori che puntano il dito contro Pier Silvio Berlusconi. (SofiaOggi.com)

Sebbene si sia parlato del fatto che questo film sia l'inizio di un nuovo franchise, possiamo confermare che no, Il corvo non ha una scena di mid o post-credits. Con il remake di The Crow ora nelle sale, sappiamo che molti di voi vorranno sapere se c'è qualcosa per cui valga la pena rimanere dopo i titoli di coda! Ecco la vostra risposta senza spoiler... (Movieplayer)

Ciò che c'è di diverso tra il classico di Alex Proyas con Brandon Lee e il remake di Rupoer Sanders con Bill Skarsgård è ciò che rende il primo un cult e il secondo un grosso errore Avremmo preferito essere smentiti, ma no, Il Corvo - The Crow dell’anno 2024 rispetto a Il Corvo - The Crow del 1994 è come ce lo aspettavamo: orrendo, e non solo agli occhi di quella generazione per il quale l’adattamento originale dei fumetti di James O’Barr è un una pietra miliare. (WIRED Italia)