Incentivi, neutralità e nuovi metodi di calcolo per l'Europa a emissioni 0

Tra gli impegni assunti dalla Commissione von der Leyen-2, vi è la nomina di funzionari chiamati a trasformare le raccomandazioni del "report Draghi" in proposte e potenzialmente atti legislativi. Un report sulla competitività dell'Unione, pressata su più fronti e con l'industria dell'auto in grave crisi per scelte politiche, votate dalla stessa Europa, in vista del 2035. Scelte che si prova a correggere sotto la spinta della realtà. (Auto.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La battaglia del governo italiano contro le norme europee sull’automotive entra nel vivo. Oggi, giovedì 28 novembre, il ministro Adolfo Urso ha presentato a Bruxelles un documento che chiede la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 delle automobili e che prevede, tra le altre cose, lo stop alla produzione di nuove vetture a benzina e diesel a partire dal 2035. (Open)

L’industria automobilistica europea si trova in una fase di profonda trasformazione, guidata dalla necessità di ridurre drasticamente le emissioni di CO2. Gli ingenti investimenti necessari per sviluppare nuove tecnologie, riconvertire gli impianti produttivi e formare il personale, uniti alla crescente pressione per rispettare i rigidi obiettivi di emissione, stanno mettendo a dura prova l’intero settore. (l'Automobile - ACI)

Dominati da profonde divisioni sui finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo e sulle iniziative per contenere il riscaldamento globale, i negoziati sul clima della COP29 a Baku hanno però consentito di approvare agevolmente un modo – pur controverso – per ridurre le emissioni di CO 2 . (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Comunicato Stampa: Auto, Presidente Ciambetti: "Occorre rapida revisione regolamento #emissionico2 "

Così Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto durante il suo intervento alla riunione dell'Alleanza delle Regioni dell'Automotive (ARA), tenutasi a Monza alla presenza del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del Commissario europeo Nicolas Schmit. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il ministro mira chiaramente a difendere un settore in grande crisi, come quello dell’automotive europeo, che non può assolutamente far fronte agli enormi investimenti richiesti per arrivare ad una produzione totalmente elettrica in tempi cosi rapidi. (Scenari Economici)

Ma non siamo qui per cercare colpevoli, quanto per capire le soluzioni che si intendono adottare per invertire la rotta. (SicurAUTO.it)