Studenti in piazza, feriti 20 poliziotti: condanna unanime per le violenze
ROMA — Striscioni che chiedono «potere agli studenti», slogan «per una scuola pubblica, libera e gratuita», cori durissimi contro il governo, bandiere della Palestina, lanci di vernice e uova contro ministeri e palazzi e poi il fantoccio del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara dato alle fiamme insieme al testo della sua riforma, le mani sporche di vernice rossa come fosse sangue che imbra… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
A scendere in piazza dietro la sigla pro Pal, da Torino a Bari, questa volta sono gli studenti della rete di estrema sinistra sotto la regia dei centri sociali. Ancora una giornata di violenza, scontri con la polizia, atti vandalici, fantocci di ministri dati alle fiamme, vernice rosso sangue sulla premier. (Secolo d'Italia)
Roma, 15 nov. – “Ancora una volta oggi a Torino, nel corso di un corteo, abbiamo assistito a intollerabili episodi di violenza, con i manifestanti che, violando le prescrizioni della Questura e cambiando percorso, hanno tentato di raggiungere l’ingresso della Prefettura. (Agenzia askanews)
Aggiungi ai tuoi preferiti “Gli episodi di Torino rappresentano un fatto gravissimo che non può essere minimizzato, men che meno da alcuni rappresentanti delle istituzioni. Chi si professa paladino della libertà e dei diritti, ricorrendo alla violenza dimostra solo di calpestare la libertà di tutti. (COISP)
Striscioni, slogan, flash mob, cori, lanci di vernice e poi i fantocci del ministro Giuseppe Valditara bruciati, le mani sporche di rosso come fosse sangue, le foto della premier Giorgia Meloni stracciate. (la Repubblica)
Oggi migliaia di studenti in piazza in tutta Italia contro le politiche del governo Meloni in quello che è stato definito No Meloni Day. No Meloni Day, studenti in piazza contro le politiche del governo: tensioni a Torino, agenti feriti Manifestazioni studentesche contro le politiche del Governo oggi in tutta Italia in quello che è stato definito No Meloni Day. (Fanpage.it)
Questo è uno degli slogan scanditi dai manifestanti del «No Meloni Day» atto II. Le foto dei ministri e del presidente del Consiglio sono state portate in corteo con le scritte «complice del genocidio», oltre che imbrattate di vernice rossa a simboleggiare il sangue. (il Giornale)