Inflazione in Italia: calo al dettaglio, ma impressionante crollo dei prezzi alla produzione

Il mese di maggio ci mostra la grande, profonda, influenza che la crisi energetica ha avuto sui prezzi alla produzione, e quindi al consumo, e di come siano state poco influenti le politiche monetarie della BCE, se non nel rendere più problematico il pareggio di bilancio e la fornitura di servizi pubblici. Iniziamo dall’inflazione al dettaglio: secondo le stime preliminari, il tasso d’inflazione annuo in Italia è sceso al 7,6% a maggio 2023, in rallentamento rispetto all’8,2% del mese precedente e in linea con il minimo annuale toccato a marzo, ma al di sopra delle aspettative del mercato del 7,4%. (Scenari Economici)

Su altre testate

L’inflazione non cala abbastanza e continua a devastare il potere d’acquisto delle famiglie a reddito fisso. Ma questo, secondo alcuni analisti, non si tradurrà in un calo delle bollette perché il governo ha eliminato gli […] (Il Fatto Quotidiano)

L'IPC mensile ha messo a segno una variazione dello 0,0% rispetto al precedente e a stime di 0,6%. Eurozona: inflazione preliminare di maggio sotto la lente. (Money.it)

I mercati vedono una stretta a giugno, ma iniziano a mettere in discussione quella di luglio Lagarde ribadisce che resta strada da fare sui tassi, ma riconosce l’impatto Bce sul credito. (Milano Finanza)