Scuola, ecco le maggiori novità dell’anno che sta per iniziare
Tessa spiaggia stesso mare, un mantra che ha accompagnato le vacanze estive di milioni di italiani che, al rientro a scuola di metà settembre, quest’anno appare particolarmente fuori luogo. La riforma della scuola promossa dal ministro dell’Istruzione e del Merito, infatti, ha profondamente modificato interi ambiti del settore dell’istruzione. Dall’istituzione del Liceo del Made in Italy, per il quale è stata utilizzata una denominazione anglofona, alla riforma degli istituti tecnici e professionali, saranno moltissime le novità alle quali milioni di studenti e studentesse si dovranno adattare per portare a compimento il rispettivo ciclo di studi. (Luce)
Se ne è parlato anche su altre testate
Con l’anno scolastico 2024/2025 parte, in circa 150 scuole, la riforma degli istituti tecnici professionali, che prevede la formula 4+2, con l’obiettivo di potenziare e ampliare la formazione professionale degli studenti al fine di preparare dei tecnici con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali per sostenere, in modo sistematico, lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. (Tecnica della Scuola)
'Settembre settembrino, matura l'uva e si fa il vino, matura l'uva moscatella: scolaro, prepara la cartella', scrive Gianni Rodari nella Filastrocca dei dodici mesi e, infatti, non manca molto al... (Virgilio)
Fonte: getty-images Calendario scolastico 2024-25 (Studenti.it)
1. Venerdì 30 Agosto 2024, ore 15.30 con il Dott. Angelo Prontera (Dirigente Scolastico) Dichiarazione assunzione di servizio DS (c. (Orizzonte Scuola)
/2025. Manca poco anche per il ritorno tra i banchi e la ripresa delle attività didattiche. Ma quando inizia la scuola? Le date di inizio delle lezioni variano da regione a regione, a seconda delle delibere delle varie Giunte. (Tecnica della Scuola)
4' di lettura Ormai ci siamo. Giovedì 5 la prima campanella suonerà a Bolzano, lunedì 9 toccherà a Trento e poi, da qui al 16 settembre, anche al resto d’Italia. Almeno stando al calendario regionale a cui le autonomie scolastiche possono derogare, specie in vista dei tanti ponti all’orizzonte (uno su tutti quello che inizierà a Pasqua e finirà dopo il 25 aprile). (Il Sole 24 ORE)