Crisi idrica a Potenza: il Basento era l’unica soluzione? Non potevano essere utilizzate altre sorgenti? Ecco tutte le domande e risposte

La Regione Basilicata pubblica tutte le domande e le risposte relative alla crisi idrica. Scrive la Regione: “Sono interrogativi che ci giungono anche dai cittadini e che giriamo agli enti competenti per poter rispondere in maniera chiara e puntuale. Qui riepiloghiamo i quesiti già pubblicati sui social”. Il Basento era l’unica soluzione per fronteggiare la crisi idrica del Camastra? Sì, considerando anche i tempi imposti dall’emergenza, perché è l’unica risorsa che può garantire una portata costante di 400 litri al secondo di acqua, più o meno quanto in grado di dare oggi il Camastra. (Potenza News )

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La Basilicata Possibile replica a Decollanz (Acque del Sud): La danza della pioggia come strumento di governo? Di seguito la nota integrale. (Sassilive.it)

Si realizzino i depuratori: l’invito di Di Trani ai sindaci lucani

Una operazione che è stata eseguita per la prima volta nella storia dello schema del bacino Basento-Camastra e che – in considerazione dell’estensione della rete (509 km di rete adduttrice con 59 serbatoi di linea) della sua complessità – richiede un controllo costante da parte del personale di Acquedotto Lucano, che è impegnato h/24. (Potenza News )

Ogni giorno sulla pagina Facebook della Regione Basilicata pubblichiamo domande e risposte (stile Faq) relative alla crisi idrica con l’obiettivo di chiarire alcuni aspetti segnalati dai cittadini. Continueremo in questa attività interfacciandoci, come ufficio stampa della Giunta regionale, con gli enti competenti per acquisire le necessarie informazioni. (Basilicata24)

È dall'estate che una classe dirigente negligente, senza programmi, improvvisatrice, attenta alla nostra salute: emette ordinanza per irrigare i campi del Metapontino con l'acqua ricca di cromo e di Escherichia coli e successivamente la ritira, permette a Musacchio di irrigare i campi del Metapontino con l'acqua di fogna raccolta con motopompa del consorzio di bonifica a valle di un malfunzionante depuratore di Marconia arricchita, secondo ARPAB da ben 38.000.000 di Escherichia coli per microlitro, permette a Tecnoparco di ricevere in piena siccità oltre 200.000 metri cubi di acqua ben oltre i 20/25000 che gli spettano all'anno, sottraendola agli agricoltori, mostra indecisione infinita quando deve decidere se l'acqua del Basento è da classificare A2 o A3, ignora che da documenti della regione Basilicata, che maldestramente sta guidando, si evince che l'acqua da potabilizzare deve essere di categoria A1 o A2. (Pisticci.com)