«Quando Marchionne ci stringeva la mano»
ATESSA. Sergio Marchionne amava stringere le mani agli operai.A Mirafiori, come racconta la dipendente in cassa integrazione di Torino e anche in Sevel, oggi Stellantis, il ceo dell'allora gruppo di Fca Fiat-Chrysler prediligeva il contatto diretto con le maestranze, meno con i sindacati non disposti a firmare il contratto specifico, come la Fiom.E forse nella più grande fabbrica d'Abruzzo nata nel 1978 per costruire furgoni commerciali leggeri, lo faceva perfino con un po' di trasporto in più visto che si trattava del "suo" Abruzzo e della "sua" gente con la quale si divertiva a ricordare il dialetto del territorio. (Il Centro)
La notizia riportata su altre testate
A Roma, per la manifestazione e lo sciopero unitario del settore automotive , quasi tutte le opposizioni – dal Pd al M5s, passando per Alleanza Verdi Sinistra e pure Azione – si sono ritrovate insieme per protestare contro l’azienda e la strategia dell’esecutivo, che tarda ancora a convocare i vertici di Stellantis a Palazzo Chigi. (Il Fatto Quotidiano)
"In 20mila in piazza" a Roma per la manifestazione nazionale organizzata dai sindacati metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil con lo sciopero unitario del settore auto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La manifestazione unitaria del 18 ottobre è la prima dopo trent’anni L’obiettivo è ottenere garanzie sul rilancio produttivo degli impianti italiani, che nel 2024 hanno realizzato il 40% di auto in meno. (Milano Finanza)
Con oltre 600 lavoratori e lavoratrici abruzzesi e molisani la Fim-Cisl sarà presente oggi a Roma per lo sciopero generale del settore automotive indetto dai sindacati nazionali. (ChietiToday)
Sono oltre un migliaio di operai Stellantis e dell'indotto, impegnati a Cassino, che con i loro colleghi di tutta Italia sfilano fino a Piazza del Popolo dove sono attesi i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil. (L'Unione Sarda.it)
Negli ultimi cinque mesi ha lavorato in soltanto dieci giorni. Non solo sui vestiti, ma anche su che cosa comprare al supermercato e inizi a pensare se spostare o no in avanti le visite mediche”. (Il Fatto Quotidiano)