La Russia ha addestrati la sua flotta a lanciare missili nucleari contro obiettivi in Europa

Altri dettagli:
Ucraina

Alcuni documenti riservati riportati dal Financial Times svelerebbero un piano della Russia per addestrare la propria marina all'uso di missili a capacità nucleare contro obiettivi europei, ben oltre i confini della Nato. Questi file, datati tra il 2008 e il 2014, non solo confermano precedenti indiscrezioni sull'intenzione russa di impiegare armi nucleari tattiche nelle fasi iniziali del conflitto ucraino, ma delineano una strategia di più ampio respiro. (WIRED Italia)

Ne parlano anche altri media

In questo momento di crisi per l’offensiva di Kursk, il Cremlino potrebbe cercare un colpo di immagine, puntellando la sua credibilità con l’esibizione di un’arma praticamente senza precedenti: un missile a propulsione nucleare. (la Repubblica)

I… (la Repubblica)

La notizia va presa con molta cautela (la fonte di intelligence occidentale è segreta), ma il Financial Times avrebbe avuto accesso a documenti riservati russi in cui sarebbe elencato un campione di 32 potenziali obiettivi militari, stabiliti tra 2008 e 2014 (prima del conflitto con l'Ucraina), che la marina russa sarebbe stata addestrata tramite simulazioni a colpire in territorio europeo con missili nucleari (sia armi tradizionali che atomiche tattiche); tutto questo nel corso delle prime fasi di un eventuale conflitto diretto contro la NATO. (Geopop)

Radar, centri industriali e basi navali: gli obiettivi di un attacco russo in Europa

Introduzione (Sky Tg24 )

Kiev ha sparigliato e l’attacco nel Kursk sta avendo un successo insperato dato che gli ucraini controllano già 1.000 chilometri quadrati di territorio russo, costringendo 121mila persone a lasciare le loro case. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I documenti dell’intelligence occidentale visionati dal Financial Times hanno mostrato che la marina militare russa è preparata a colpire obiettivi in profondità in Europa. Un pericolo non da poco per la Nato, considerando che i Paesi membri dell’alleanza hanno meno del 5% delle capacità antiaeree necessarie a difendersi da un attacco su larga scala della Federazione. (il Giornale)