Migranti, Cassazione: "Paesi sicuri decisi dalla politica ma valutazione spetta al giudice"

Migranti, Cassazione: Paesi sicuri decisi dalla politica ma valutazione spetta al giudice
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il Giornale INTERNO

Sbarco a Lampedusa In merito al nodo dei cosiddetti "Paesi sicuri", rispondendo al rinvio pregiudiziale sollevato dal Tribunale di Roma il primo luglio 2024, la Corte di Cassazione ha chiarito che il giudice ordinario " non può sostituirsi al ministro degli Affari Esteri. Non può neppure annullare con effetti erga omnes il decreto ministeriale " ma, aggiunge la Superma Corte, " nell'ambiente normativo anteriore al decreto-legge 23 ottobre 2024, n. (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

Con sentenza depositata questa mattina la Suprema Corte ha risposto al rinvio pregiudiziale sollevato dal Tribunale di Roma il 1° luglio 2024. La Prima Sezione civile della Suprema Corte, nel ribadire che il giudice ordinario è il garante dell’effettività, nel singolo caso concreto al suo esame, dei diritti fondamentali del richiedente asilo, ha affermato che è riservata al circuito democratico della rappresentanza popolare la scelta politica di prevedere, in conformità della disciplina europea, un regime differenziato di esame delle domande di asilo per gli stranieri che provengono da Paesi di origine designati come sicuri. (Adnkronos)

"il potere di accertamento" del giudice "non può essere limitato dalla circostanza che uno Stato sia incluso nell’elenco di paesi da considerare sicuri sulla base di informazioni vagliate unicamente nella sede governativa" (Il Fatto Quotidiano)

Il trapper cacciato dall’evento al Circo Massimo organizza uno show di Capodanno al Palaeur. Ma il sindaco se la ride: «Almeno abbiamo fatto parlare i giornali». (La Verità)

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Il principio affermato, però, non può che valere anche per la legge che ha recentemente inglobato quell’elenco in una norma di rango primario. L’elenco dei paesi sicuri «non è un atto politico, fuori da diritto e giurisdizione». (il manifesto)

Il caso specifico vedeva coinvolto un giovane proveniente dalla Tunisia, paese che, a suo dire, «non presenterebbe più i requisiti di permanenza all’interno della lista (governativa, ndr)». (Corriere Roma)

La conferma che il governo Meloni aveva ragione e che le sentenze con cui i giudici hanno annullato i trasferimenti in Albania dei migranti sbarcati illegalmente sulle nostre coste erano sbagliate. Quindi non i singoli giudici. (Civonline)