Suicida ex-baby calciatore Seid Visin: 'Sguardi schifati per il colore della mia pelle'

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TG La7 INTERNO

Di origini etiopi, Seid era stato adottato a 7 anni da una famiglia campana.

I genitori adottivi però chiariscono che la lettera risale a due anni fa, ispirata al clima che si resppirava in Italia. di Redazione Online. Aveva solo 20 anni, Seid Visin.

Quel suo drammatico atto d'accusa - chiarisce oggi il padre adottivo Walter Visin - è stato scritto due anni fa, per il clima che si respirava allora in Italia

"Ovunque io vada, ovunque io sia, sento sulle mie spalle come un macigno il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone", scrive Seid nella sua lettera di addio. (TG La7)

Se ne è parlato anche su altri giornali

È la triste storia di Seid Visin, giunto all’età di 7 anni nel nostro paese da Gondar, in Etiopia. Queste le parole di Seid, una vita ancora da vivere, un ragazzo pieno di speranze, adottato da una coppia di Nocera Inferiore. (Focus on Africa)

Il classe ’99 ha condiviso il convitto e, qualche volta, anche la camera con l’ormai defunto ragazzo. (Sportface.it)

È sempre stato amato e benvoluto, stamani la chiesa per i suoi funerali era gremita di giovani e famiglie”. Sono ore di profondo dolore a Nocera Inferiore a causa del suicidio del 20enne Seid Visin. (L'Occhio di Salerno)

"Era stato uno sfogo, Seid era esasperato dal clima che si respirava all'epoca in tutto il Paese. Seid era molto amato e benvoluto, al suo funerale stamattina c'erano tanti ragazzi come lui e intere famiglie" (Notizie - MSN Italia)

La lettera potrebbe non essere direttamente collegata al suicidio, ma resta la problematica di un Paese (l’Italia, ndr) ancora oggi razzista e discriminatorio nei confronti di chi non è uguale alla massa: in questo caso, le persone di colore E’ stata resa nota una lettera dell’ex calciatore e si è presupposto che fosse collegata al suicidio. (IamNaples.it)

Seid non era un immigrato, era un ragazzo italiano, italianissimo, bello e affascinante, circondato dagli amici, supersportivo. Quello più insidioso perché meno declamato, meno dichiarato o pubblicizzato ma non per questo meno devastante (Famiglia Cristiana)