Meloni: «Indagarmi è un danno alla Nazione, da Lo Voi un atto voluto. I pm vogliono governare»
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Altro che atto «dovuto». È un «atto voluto» che fa «un danno alla Nazione». È durato un giorno il silenzio stampa, la prudenza che sembrava aver avuto la meglio dopo i primi colpi. Giorgia Meloni torna sul caso Almasri e si scaglia contro i pm che l’hanno messa sotto indagine per favoreggiamento e peculato. Tuona contro «quel pezzetto di magistratura» che, ne è convinta, vuole sfidare il governo per «governare» a sua volta, «ma allora si candidino: non si può fare che loro governino e io vado alle elezioni». (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sul caso del generale libico Almasri, a margine del summit internazionale sui bambini in Vaticano. (la Repubblica)
Se è vero che l’avvocata che si è scelta, Giulia Bongiorno, le ha consigliato di abbassare i toni, Giorgia Meloni non sembra aver accettato il suggerimento. Oggi è arrivato un nuovo attacco ai magistrati contro i quali non nasconde che ci sia un’intenzione punitiva. (Radio Popolare)
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Perché il presunto assassino e torturatore libico Najeem Osema Almasri Habish, su cui pendeva un mandato di arresto della Corte penale internazionale, è stato arrestato e poi liberato dall’Italia? Perché il nostro paese ha riaccompagnato lui, e i suoi amici, in Libia con un volo di Stato? E ancora: perché per questa vicenda la premier Giorgia Meloni, i ministri degli Interni e della Giustizia, Ma… (la Repubblica)