La Banca Centrale Europea ha pubblicato il primo rapporto sull'euro digitale

La Banca Centrale Europa (BCE) ha pubblicato ieri il primo rapporto sui progressi della fase preparatoria dell’euro digitale, lanciata lo scorso primo novembre, che si concentra soprattutto sui pagamenti offline con l’obiettivo di rendere la moneta digitale il più possibile simile ai contanti. L’euro digitale sarà la «valuta digitale della banca centrale» emessa dalla BCE che non sostituirà, ma affiancherà la cartamoneta e – a differenza delle criptovalute – sarà di proprietà della Banca centrale che ne dovrà garantire la sicurezza, la stabilità del valore e lo scambio al valore nominale con l’euro contante. (L'INDIPENDENTE)

Su altri giornali

Primo rapporto della Bce sull'avanzamento dell'Euro digitale: si punta sui pagamenti offline per emulare il più possibile i contanti. (LA NOTIZIA)

Il 24 Giugno la Banca Centrale Europea (BCE) ha pubblicato il suo primo rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori per lo sviluppo di una central bank digital currency (CBDC). (Cointelegraph Italia)

La Banca Centrale Europea (BCE) ha rilasciato il primo rapporto sui progressi della fase preparatoria dell’euro digitale, avviata lo scorso primo novembre, concentrandosi principalmente sui pagamenti offline per rendere la moneta digitale il più simile possibile ai contanti. (Contropiano)

Euro digitale, la Bce lavora sui pagamenti offline: l’obiettivo è renderli simili alle transazioni in contanti

ROMA (ITALPRESS) - Passi avanti nello sviluppo dell’euro digitale. La Banca Centrale Europea ha fornito un aggiornamento, sottolineando l’importanza della privacy degli utenti e della protezione dei dati. (Il Sole 24 ORE)

L’Euro Digitale è uno dei grandi progetti attualmente in campo nello spazio economico europeo, una grande sfida tecnologica con forti ripercussioni sull’economia e la società dell’Unione Europea. La moneta elettronica ancora non c’è, né è già stata definita la sua forma definitiva. (Libero Tecnologia)

La libertà è un valore fondamentale dell’Unione europea. Ogni cittadino può scegliere di vivere, lavorare, studiare e svolgere attività imprenditoriale in qualsiasi paese dell'Unione.. (la Repubblica)