ABODI: "ULTRAS? IL BLITZ UN SEGNALE CHIARO, NO ZONE FRANCHE"

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Calcio ora per ora "Arriva un segnale forte e chiaro. Sono vicino al ministro Piantedosi e alle strutture investigative che stanno lavorando. Non esistono zone franche, i delinquenti devono uscire dagli stadi e non hanno niente a che vedere con questo sport meraviglioso". Così il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, commenta gli arresti ultras di Milan e Inter a margine di "Be Active, evento allo stadio dei Marmi in occasione della Settimana Europea dello Sport. (Sport Mediaset)

Ne parlano anche altre testate

Le indagini «hanno evidenziato che la Società interista si trova in una situazione di sudditanza nei confronti degli esponenti della Curva Nord, finendo, di fatto, per agevolarli seppur obtorto collo». (Calcio e Finanza)

C'è anche un 'capitolo' dedicato al rapporto tra Lucia Federico Leonardo (in arte Fedez) e Luca Lucci, leader della curva Sud finito in manette nell'inchiesta della procura di Milano, nell'ordinanza che ha portato a smantellare i vertici delle cure milanesi. (Civonline)

La Procura di Milano, che ha sgominato i traffici illeciti delle curve di Inter e Milan con 19 misure cautelari, ha avviato anche un cosiddetto "procedimento di prevenzione" nei confronti di Inter e Milan, società non indagate ma che dovranno dimostrare, in un contraddittorio, di aver reciso i legami con il mondo ultrà, soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti per le partite. (fcinter1908)

Tra i 19 arrestati (16 in carcere e 3 ai domiciliari) ci sono Luca Lucci e Renato Bosetti, il primo capo della curva milanista, il secondo neo capo della curva nord interista, dopo l’arresto di Andrea Beretta per l’omicidio di Antonio Bellocco. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Fra di loro però non c'è alcun " dirigente " dei club, ha spiegato il Procuratore Marcello Viola , parlando delle società come " soggetti danneggiati " da quella che il Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo , ha definito " deriva criminale degli stadi italiani " e tentativi di " condizionamento mafioso della vita delle società calcistiche ". (Tuttosport)

“Con te al mio fianco e due persone che non nominiamo, combiniamo un macello”, ha affermato uno degli ultras facendo forse riferimento a qualcuno facente parte di “ambienti della malavita”. Le intercettazioni registrate dagli investigatori ci rivelano uno spaccato di vita dei capi ultras della Nord (interisti) e della Sud (milanisti) che hanno messo in luce le spartizioni affaristiche ai vertici delle tifoserie, i patti di “non belligeranza” tra gli ultras oltre che le tensioni interne ai vari gruppi. (Il Giornale d'Italia)