ABODI: "ULTRAS? IL BLITZ UN SEGNALE CHIARO, NO ZONE FRANCHE"

ABODI: ULTRAS? IL BLITZ UN SEGNALE CHIARO, NO ZONE FRANCHE
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Calcio ora per ora "Arriva un segnale forte e chiaro. Sono vicino al ministro Piantedosi e alle strutture investigative che stanno lavorando. Non esistono zone franche, i delinquenti devono uscire dagli stadi e non hanno niente a che vedere con questo sport meraviglioso". Così il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, commenta gli arresti ultras di Milan e Inter a margine di "Be Active, evento allo stadio dei Marmi in occasione della Settimana Europea dello Sport. (Sport Mediaset)

Ne parlano anche altre testate

Il gip: "I rapporti mostrano anche come una frangia degli ultras del Milan si sia trasformata in una sorta di gruppo violento dedito a spedizioni punitive, anche su richiesta" (Adnkronos)

Emergono nuovi particolari dall'inchiesta della Procura di Milano sulle curve, che ha portato all'arresto di 19 persone tra ultras di Inter e Milan per infiltrazioni mafiose. (La Gazzetta dello Sport)

La Procura di Milano, che ha sgominato i traffici illeciti delle curve di Inter e Milan con 19 misure cautelari, ha avviato anche un cosiddetto "procedimento di prevenzione" nei confronti di Inter e Milan, società non indagate ma che dovranno dimostrare, in un contraddittorio, di aver reciso i legami con il mondo ultrà, soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti per le partite. (fcinter1908)

Curve Inter e Milan, nessun dirigente indagato: “Società danneggiate”

POSIZIONE – Di questa mattina la notizia bomba dell’arresto dei due capi ultras di Inter e Milan e di decine di misure cautelari nei confronti di figure di spicco della Curva Nord e Sud delle due squadre. (Inter-News)

“Credo che sia un intervento importante e che le forze dell’ordine stanno costantemente monitorando quello che avviene anche negli stadi”. Lo ha detto Luigi De Siervo, amministratore delegato di Lega Serie A, a margine dell’evento ‘Ricette di innovazione’ all’Università Milano-Bicocca. (Terzo Tempo Napoli)

Fra di loro però non c'è alcun " dirigente " dei club, ha spiegato il Procuratore Marcello Viola , parlando delle società come " soggetti danneggiati " da quella che il Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo , ha definito " deriva criminale degli stadi italiani " e tentativi di " condizionamento mafioso della vita delle società calcistiche ". (Tuttosport)