La strage delle donne: 99 uccise in Italia nel 2024

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lasiciliaweb | Notizie di Sicilia INTERNO

Non si ferma la strage delle donne. Sono 99 quelle uccise solo in Italia tra il 1° gennaio e il 18 novembre di quest’anno. I femminicidi sono avvenuti soprattutto nelle regioni del centro, mentre diminuiscono al nord e soprattutto al sud. Cresce il fenomeno nei piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti e crescono i delitti di donne che hanno più di 65 anni: sono state 37 nei primi 11 mesi del 2024, pari al 37,4% delle vittime femminili totali, uccise nella maggior parte dei casi dal coniuge o dai figli. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

La notizia riportata su altri giornali

Ogni anno il 25 novembre si celebra la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, istituita dall'ONU nel 1999 in ricordo delle sorelle dominicane Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal, soprannominate "mariposas" (farfalle), che si opposero alla dittatura del generale Rafael Trujilo e per questo furono sequestrate, torturate e uccise dai suoi sicari il 25 novembre 1960. (AndriaViva)

In 11 mesi si sono registrati oltre 100 femminicidi. I numeri e i relativi elenchi ufficiali però sono spesso incompleti. (Virgilio Notizie)

«E la situazione sta peggiorando», nota Guterres che invita a prevedere, «azioni urgenti per ottenere giustizia e responsabilità». Stefano Leszczynski – Città del Vaticano Almeno 85.000 donne e ragazze sono state uccise intenzionalmente in tutto il mondo nel 2023. (Vatican News - Italiano)

Il calo è costante. I dati non mentono ma i media gridano

Aveva 71 anni ed era di Sant’Oreste, in provincia di Roma. Ad ucciderla ci ha pensato il marito. (Corriere della Sera)

Nessuna scusa. In crescita inoltre i femminicidi di donne over 60. (quotidianodipuglia.it)

Ovviamente i dati dipendono dalle fonti: la nostra è il ministero dell'Interno, quindi la Direzione della Polizia Criminale e il Servizio Analisi Criminale che attingono alla Banca Dati delle Forze di polizia che a sua volta opera un confronto coi presidi territoriali e l'Arma dei Carabinieri; e siccome sono dati che possono cambiare con l'evolversi delle indagini, il Servizio Analisi Criminale periodicamente li confronta con quelli del Sistema di Indagine, anche chiamato Sdi. (il Giornale)