Super Tuesday, per le primarie Usa arriva il giorno decisivo: cos’è, come funziona e dove si vota

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FIRSTonline ESTERI

Martedì 5 marzo 15 Stati Usa andranno al voto per eleggere i rappresentanti repubblicani e democratici che correranno alle presidenziali di novembre. Trump e Biden sembrano non avere rivali, ma occhio ai tribunali È arrivato il tanto atteso Super Tuesday. Martedì 5 marzo in 15 Stati Usa si voterà per eleggere i rappresentanti repubblicani e democratici che correranno alle elezioni presidenziali di novembre. (FIRSTonline)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ovvero nelle prime sfide per la nomination del partito – sia democratico o repubblicano – le settimane inaugurali servono per generare la spinta politica giusta. Gli esperti di elezioni americane ricorrono a una frase per spiegare che la corsa delle primarie è a un momento decisivo. (La Stampa)

Donald Trump, in netto vantaggio, può fare bingo già oggi? Nei 15 stati dove oggi si svolgono primarie repubblicane sono in palio in tutto 865 delegati, oltre un terzo del totale, 2429, che parteciperà alla convention di luglio. (Sardegna Reporter)

Il verdetto della Corte Suprema vale per tutti gli Stati dove procedimenti analoghi erano stati avviati ed erano in corso, a vari stadi. E il nome di Donald Trump può essere su tutte le schede, dopo che ieri la Corte Suprema ha bocciato, all’unanimità – nove a zero – la decisione della Corte Suprema del Colorado di escludere l’ex presidente dalle primarie in forza d’un emendamento della Costituzione. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

(Adnkronos) – (Periodico Daily)

Mentre la folla intonava “Usa! Usa”, Trump ha detto che gli elettori gli hanno consegnato una “notte incredibile”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il Super tuesday, cioè il super martedì, è il giorno decisivo per le primarie negli Stati Uniti. Quest’anno il Super tuesday cade il 5 marzo, ma non si prevedono grandi sorprese perché sia l’ex presidente Donald Trump che il presidente Joe Biden sono in netto vantaggio rispetto ai rivali interni ai propri partiti. (WIRED Italia)