Congo, allarme malattia X: 143 morti e 400 contagiati. Scattano i controlli negli aeroporti
In uno spicchio sud-occidentale della Repubblica democratica del Congo una malattia respiratoria non ancora identificata ha provocato un focolaio: i dati aggiornati parlano di 143 morti (molti tra i 15 e i 18 anni), 400 contagiati (numerosi bambini). C'è chi l'ha battezzata "malattia X". L'Oms ha già inviato una squadra di esperti, ma bisogna essere molto chiari: se c'è attenzione è proprio perché, rispetto al passato, c'è una rete di controlli globale più efficace, non perché ci sia un'emergenza reale. (ilgazzettino.it)
Ne parlano anche altre testate
“La malattia si può contenere”. Secondo il ministero della Sanità congolese l'epidemia dura da oltre 40 giorni e i morti accertati in presidi sanitari sono 27 su 382 contagiati. (la Repubblica)
I primi dati forniti dalle autorità del Congo evidenziano un tasso di mortalità molto elevato. Ha cominciato a causare i primi decessi intorno al 10 novembre e per il momento sembra essere circoscritta alla parte Sud-Est del Congo, in particolare alla regione di Panzi, a circa 700 chilometri della capitale Kinshasa. (il Giornale)
Una misteriosa malattia simile all’influenza ha ucciso decine di persone in una regione sud-occidentale della Repubblica Democratica del Congo. Stando a quanto riferito dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), in Africa, dal 24 ottobre sono stati segnalati almeno 376 casi di persone che hanno manifestato febbre, mal di testa e r… (La Stampa)
È un'infezione respiratoria. Sembra molto e invece è pochissimo quel che sappiamo sul focolaio di una misteriosa patologia che è stata notata in Africa, in Congo. (ilmessaggero.it)
In questo momento, quindi, c’è grande attenzione e pure un po’ di preoccupazione". La popolazione è debole, c’è uno scarso accesso ai servizi sanitari. (Adnkronos)
La valutazione degli esperti al momento è che l'epidemia possa dunque essere contenuta. La zona di Panzi, dove si è sviluppata la malattia, è estremamente remota e scarsamente popolata. (Corriere del Ticino)