Usa2024, Meloni: alleanza incrollabile tra Stati Uniti e Italia, la rafforzeremo
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Roma, 6 nov. – “A nome mio e del governo italiano le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald #Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente”. E’ quanto scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Agenzia askanews)
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Con il ritorno di Donald Trump perde l'America snob con i suoi salotti di New York spacciati come la pancia profonda del Paese e le star di Hollywood ritenute capaci di spostare milioni di voti a favore di Kamala Harris con una comparsata televisiva a fianco di Oprah Winfrey. (il Giornale)
I primi e più sinceri a esultare per la vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa del 2024 sono i leghisti. Da Salvini a Borghi a Crippa, quello del Carroccio è un u… (la Repubblica)
L’aveva detto. Lui stesso ha interpretato senza mai indulgere alla modestia decine di personaggi, dall’allievo della Wharton School of Business in Pennsylvania al “wrestler” che va a sfidare il re della categoria Vince McMahon (ma per interposta persona: a battersi furono due campioni scelti dagli sfidanti, e a vincere fu quello di Trump), dal giovane palazzinaro che si fa le ossa nella società di famiglia (l’Elizabeth Trump & Son) al produttore-conduttore del reality televisivo “The Apprentice” (celebre il suo grido di guerra: «You’re fired!», sei licenziato!), dal “cameo” in Celebrity di Woody Allen e Wall Street: Money Never Sleeps di Oliver Stone allo sfacciato elusore fiscale grazie alle spericolate manovre dei suoi commercialisti che gli hanno evitato di versare centinaia di milioni di dollari all’erario corroborando l’immagine vincente dello sfrontato multimiliardario (3.7 miliardi di dollari il suo patrimonio secondo Forbes), fino al vorticoso cambio di casacca nelle sue simpatie politiche: esordisce nel 1987 come supporter di Ronald Reagan, poi passa al Partito della Riforma del miliardario texano Ross Perot, quindi nel 2001 si dichiara democratico, ma sette anni dopo si schiera con lo sfidante di Obama John Mc Cain e si fa registrare come repubblicano per tornare indipendente nel 2011 e di nuovo repubblicano con l’appoggio al mormone Mitt Romney nel 2012, salvo poi dichiarare nel 2015 che il migliore fra i presidenti degli ultimi anni era stato Bill Clinton e subito dopo candidarsi alle primarie del Grand Old Party forte di uno slogan irresistibile che è rimasto fino a oggi, «Make America Great Again». (Avvenire)
Il discorso trionfante a Palm Beach, in Florida, è l’ultimo timbro dell’ormai 47esimo presidente americano. La valanga Donald Trump ha stravolto, per la seconda volta, gli Stati Uniti d’America. (il Giornale)
Che gioco affascinante sono gli scacchi! Che metafore della vita sono i singoli pezzi: ecco la regina, la figura più forte di tutta la scacchiera, architrave di tutto lo schieramento. Il suo punto debole (non sono uno scacchista) è la prevedibilità, nonostante il grande campo d’azione. (Nicola Porro)
Il post sui social della presidente del Consiglio (LAPRESSE)