L'avatar di Cristo in un confessionale in Svizzera, l'intelligenza artificiale entra in chiesa
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L'esperimento avviato qualche mese fa in una rinomata e antichissima parrocchia cattolica di Lucerna, in Svizzera, dedicata a San Pietro, ha dato buoni risultati: un sistema di Intelligenza Artificiale applicato alle sacre scritture è stato posto dentro un confessionale e dalla grata l'avatar di Cristo risponde in cento lingue a chi vuole fare due chiacchiere. Naturalmente non è una confessione e non potrà mai esserlo, tuttavia Marc Schmid, il teologo che ha visionato l'esperimento sin dalle prime fasi in collaborazione con l'università locale, ha usato parole incoraggianti e positive. (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
LA SITUAZIONE – Davide Frattesi ha saltato l’ultima sfida, vinta dall’Inter contro il Lipsia 1-0, per un’infiammazione alla caviglia. Il problema, di un’entità tale da indurre Simone Inzaghi a non schierare il centrocampista italiano solo “a scopo precauzionale”, non preoccupa i nerazzurri. (Inter-News)
Nella più antica chiesa cattolica di Lucerna, la Peterskapelle, i fedeli maggiormente devoti ma anche più tecnologici possono parlare direttamente con Gesù (o per lo meno con la sua versione digitale). (Lo Zoo di 105)
In effetti, se Dio è dovunque, allora ha senso immaginarlo anche fra gli algoritmi. (QC QuotidianoCanavese)
L’AI risponde a domande e pensieri dei visitatori, ispirandosi ai principi cristiani, ma non si configura come una confessione sacramentale. “Deus in machina” è un’installazione che utilizza un ologramma di Gesù animato da un’intelligenza artificiale nella Cappella di San Pietro a Lucerna (Commenti Memorabili)
L'Inter si prepara alla trasferta di Firenze e per Inzaghi arrivano buone notizie dall'infermeria: due nerazzurri pronti a tornare in gruppo. L'infortunio rimediato da Benjamin Pavard contro il Lipsia (gli esami (Spazio Inter)
Dietro la grata del confessionale non c'è un "normale" prete… C'è un "Gesù virtuale" creato dall'intelligenza artificiale. E' il progetto "Deus in Machina", realizzato da Immersive Realities Research Lab con l'apporto dell'Università di Arti e Scienze Applicate di Lucerna e la facoltà di Teologia locale. (la Repubblica)