Attacco a Unifil, il portavoce Tenenti a La7: “Da Israele atto voluto e deliberato. Siamo stati colpiti 3 volte in 24 ore ma non ci spostiamo”

“La situazione sicuramente è preoccupante. E quello che è successo oggi lo dimostra ancora di più perché è un atto voluto e deliberato da parte dell’esercito israeliano. Noi restiamo qui, siamo rimasti anche in questi giorni quando gli israeliani ci hanno detto di muoverci dalle postazioni vicino alla linea blu. Praticamente ce lo hanno chiesto ogni giorno“. Sono le parole pronunciate a Otto e mezzo (La7) da Andrea Tenenti, portavoce della missione Unifil in Libano, a proposito degli attacchi delle truppe israeliane contro le basi dei caschi blu (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Garantire "la sicurezza delle forze Unifil". E' il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, a esortare il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, dopo gli attacchi delle Idf contro la missione Onu in Libano degli ultimi due giorni. (Adnkronos)

di Germano Dottori Per la prima volta nella loro storia, unità militari italiane si sono trovate nel mirino delle forze armate israeliane. È accaduto nel Libano meridionale, zona che ormai Gerusalemme ritiene parte dell’area delle proprie operazioni contro Hezbollah. (Limes)

In 46 anni i rapporti tra la missione Unifil e Israele sono sempre stati difficili e Tel Aviv non ha mai fatto mistero di mal tollerare il contingente inviato dalla comunità internazionale appena oltre confine con il Libano (Il Fatto Quotidiano)

Libano, il sindaco Giuseppe Mascia: «Tutta la città è vicina ai soldati della Brigata Sassari»

Questa mattina c’è stato un altro attacco alla base italiana della missione Unifil nel sud del Libano, il terzo, ma la Difesa lo ha smentito venendo poi a sua volta sbugiardata dalla stessa Unifil, che ha confermato la notizia riferita inizialmente da Ansa. (L'Unione Sarda.it)

"E' inaccettabile quanto accaduto con gli attacchi alle basi Unifil. Mi sono rivolto ancora una volta al ministro degli Esteri israeliano e al presidente Herzog per chiedere rispetto per i nostri militari. (Il Sole 24 ORE)

Sassari «La città è vicina a tutte le donne e gli uomini della Brigata Sassari impegnati in Libano». (La Nuova Sardegna)