Siriani in Svizzera, “ogni caso andrà valutato singolarmente”
Di: SEIDISERA-Alan Crameri/AlesS La Segreteria di Stato della migrazione lunedì ha deciso di sospendere le procedure e le decisioni in materia di asilo per i siriani. Una presa di posizione annunciata dopo la caduta del regime di Bashar al Assad. Un nuovo capitolo politico si apre in Siria, ma le incognite sono ancora molte. SEIDISERA, per fare un po’ di chiarezza sul tema, ha interpellato Eduard Gnesa, uno dei maggiori conoscitori della politica migratoria svizzera, ex direttore dell’ufficio federale della migrazione e già ambasciatore svizzero per la collaborazione internazionale in materia di migrazione presso il Dipartimento affari esteri. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Ne parlano anche altri media
Bruxelles cambia idea sui profughi. In attesa della riunione del G7 che dovrebbe tenersi venerdì online, una prima bozza di conclusioni diffusa dall'agenzia Bloomberg vede i Sette Grandi pronti ad aprire al riconoscimento del nuovo governo siriano "a condizione che rispetti tutte le minoranze". (Liberoquotidiano.it)
Diversi Paesi europei hanno annunciato la sospensione dell'esame delle domande di asilo provenienti dalla Siria: Germania, Austria, Belgio. Secondo la portavoce, la sospensione delle procedure potrebbe durare da qualche settimana a qualche mese. (Corriere del Ticino)
Mentre il ministro degli Esteri Tajani, dando voce a preoccupazioni diffuse, chiede ai nuovi governanti siriani garanzie di rispetto dei diritti delle minoranze, tra cui quelle cristiane, il governo italiano chiude le porte ai richiedenti asilo provenienti da quel Paese. (Avvenire)
Secondo i dati di ottobre, una decina di persone ha finora ricevuto una decisione di allontanamento, ma non è stata rimpatriata. I siriani in Svizzera, che sono circa 28’000, non rischiano dunque nell’immediato di essere allontanati. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Dice così la circolare inviata dal presidente della Commissione nazionale per il diritto d’asilo, prefetto Fabrizio Gallo, alle Commissioni territoriali che esaminano le domande di protezione presentate dai migranti. (il manifesto)
Ma la sinistra italiana non perde mai tempo per farsi riconoscere e comincia intanto a scatenare le proprie penne migliori per convocare i profughi siriani tutti qui mentre l’Europa – in molti paesi – avvia le pratiche per il rimpatrio di quelli che erano arrivati dal tempo di Assad. (Liberoquotidiano.it)